Cosa mangiare a Venezia

Venezia è una città unica al mondo, con le sue viuzze strette, le sue calli e le sue piazze, ricca di storia, di arte, di tradizioni, di profumi e di colori. In questo articolo ti voglio raccontare qualcosa di unico su questa magnifica città, parlando di una curiosa tradizione culinaria veneziana. Le abitudini alimentari dei Veneziani, infatti, ci raccontano una parte della loro cultura e tradizione. Vediamo allora cosa mangiare a Venezia.

Come muoversi a Venezia

cosa mangiare a Venezia

Venezia, come saprai, è una città letteralmente adagiata sull’acqua e il ritmo della vita dei veneziani viene proprio segnato da questa particolare condizione. Per visitare Venezia non abbiamo molta scelta se non quella di camminare e prendere i “vaporetti”, l’alternativa acquatica degli autobus. Non esistono bici, motorini, macchine; ci sono i taxi d’acqua e le gondole, certo, ma alle volte hanno dei costi non proprio alla portata di tutti.
Preparati quindi a camminare, senza borse ingombranti, infilati e perditi nei vicoli più stretti e metti in preventivo di salire e scendere ponti e ponticelli, perché a Venezia ce ne sono più di 400!

Per questo motivo, prima di partire alla scoperta delle specialità veneziane, ti consiglio di lasciare borse, zaini o valigie in uno dei numerosi punti di deposito bagagli a Venezia: in questo modo potrai goderti la città in serenità.

Un ultimo consiglio: indossa scarpe comode, perché il modo migliore per scoprire Venezia è camminare, proprio come fanno i veneziani! Camminare, poi, implica un consumo di energia maggiore ed è per questo che una delle tradizioni culinarie più vive della città è quella dei “cicchetti”.

Cosa mangiare a Venezia: tra ombre e cicchetti

cosa mangiare a Venezia

I cicchetti (dal latino ciccus, che significa “piccola quantità”) sono appunto dei piccoli spuntini da fare durante l’arco della giornata, proprio per recuperare energie o per socializzare o semplicemente per fare una pausa. In genere sono accompagnati da un bicchiere di vino, specialmente all’ora dell’aperitivo.
Il bicchiere di vino a Venezia si chiama “ombra” perché un tempo gli osti e i mercanti di vino spostavano i loro chioschi seguendo l’ombra del campanile di San Marco per mantenere il vino fresco. Fai quindi attenzione: un “giro de ombre” non significa andare in giro a cercare l’ombra, ma piuttosto andare a bere qualche bicchiere di vino!   

GLI INDISPENSABILI 
Ci sono alcune cose di cui non posso fare a meno per affrontare al meglio una gita a Venezia. Alcune le utilizzo per prepararmi prima del viaggio, altre invece sono indispensabili per visitare Venezia:
– la Guida Rossa del Touring Club Italiano
– 3 letture per scoprire gli aspetti meno conosciuti della città: Venezia è un pesce di Tiziano Scarpa, Corto Sconto. La guida di Corto Maltese alla Venezia nascosta e Venezia insolita e segreta delle Edizioni Jonglez

– una tessera del trasporto di Venezia da 1,2,3 o 7 giorni
– la tessera Venezia Unica City Pass

Dove bere un’ombra e assaggiare i cicchetti?

cosa mangiare a Venezia

L’unico posto autentico dove trovare ombre e cicchetti a Venezia si chiama “bacaro”. I bacari sono le tipiche osterie veneziane, frequentate dai turisti, ma ancora di più dai veneziani stessi. Sono generalmente nascosti, situati in viuzze e calli o in piazze di minore importanza. 

I bacari sono caratterizzati dal fatto di avere pochi posti a sedere. Sono in genere posti molto rustici, dove i cicchetti vengono esposti in vetrine e dove si può ordinare anche un solo singolo cicchetto. Non serve quindi ordinare il classico piatto, ma piuttosto ci si può creare un piatto a piacimento o anche solo mangiarne uno o due per riprendere le forze o “smorzare” gli effetti di un bicchiere di vino di troppo! Proprio come fanno i veneziani, che considerano il bacaro come un salotto di casa, dove incontrare gli amici e prendere l’aperitivo, scambiando quattro chiacchiere. Ecco perchè è bene iniziare da un bacaro la tua ricerca su cosa mangiare a Venezia.

L’etimologia del nome bacaro, ha diverse teorie, ma le più comuni sono quelle che lo vedono collegato al nome di Bacco, il Dio del vino, o a “far bàcara” espressione tipica veneziana che significa fare festa rumorosamente.

Il cicchetto, l’ombra e i bacari ci riportano un po’ alla storia del popolo veneziano, un popolo di mercanti e viaggiatori che amava bere un’ombra, chiacchierando con altri mercanti e venditori,  mangiando qualcosa di veloce, per poi continuare i propri affari di banco in banco nei mercati e nelle piazze.

Quali cicchetti assaggiare?

cosa mangiare a Venezia

Guardando un bancone pieno di cicchetti, la scelta su cosa mangiare a Venezia potrebbe essere davvero difficile. Un consiglio? Lasciati ispirare anche dalla vista e dai tuoi gusti personali, ma se vuoi assaggiare i più classici, questa è una lista di quelli più famosi.

  • Crostini: un classico crostino di pane con affettati e formaggi. Il più classico tra i crostini resta però quello con il baccalà alla veneziana, uno tra i più classici piatti veneziani.
  • Sarde in saor: da mangiare generalmente sopra un pezzo di pane. Le sarde sono fritte in olio abbondante, disposte a strati alternate a cipolle, stufate nell’olio  e infine sfumate con l’aceto.
  • Mezzo uovo con l’acciuga: uova sode tagliate a metà, condite semplicemente con sale, pepe e olio e guarnite con un’acciuga, semplice, economico e gustoso.
  • Polpette di carne o pesce: praticamente servite in tutti i bacari, ma ogni locale le prepara con ingredienti differenti. Esiste anche la versione vegetariana, di solito con melanzane e altre verdure di stagione.
  • Fritti: si tratta in genere di verdure varie, impastellate e fritte. Ma un bacaro che si rispetti deve assolutamente proporre i fiori di zucca ripieni di mozzarella e acciughe, impanati e fritti e la mozzarella in carrozza all’acciuga o al prosciutto.
  • Musetto e polenta: Il musetto e una fetta spessa di cotechino servito su una fetta di polenta croccante e piuttosto solida, tanto da poter essere mangiata con le mani.
  • Nervetti con cipolla, appartenenti alla famiglia del quinto quarto, sono i tendini e le cartilagini dello stinco bovino tagliati a cubetti e servito con abbondante cipolla.
  • Bovoletti: piccole lumache di terra, abbondantemente condite con aglio, da mangiare con l’aiuto di uno stuzzicadenti.
  • Folpetti: si tratta dei moscardini, bolliti secondo la tradizione veneziana e conditi con sale, olio, limone e sedano.
DOVE DORMIRE A VENEZIA?
Venezia è una città piuttosto cara, anche per quanto riguarda gli alloggi. C’è però una cosa sulla quale non transigo quando devo dormire a Venezia: voglio stare a Venezia e non a Mestre, Marghera o Spinea. La differenza di prezzo tra alloggiare dentro o fuori Venezia è minima di fronte alla possibilità di vivere questa città la notte, quando la massa dei turisti giornalieri se ne va e tra le calli torna la tranquillità.
Tra gli hotel che ho provato ce ne sono due che si sono distinti per un ottimo rapporto qualità/prezzo: l’Hotel Tivoli nel sestiere di Dorsoduro e la Dimora Dogale a Castello.

La fama dei tramezzini veneziani

Raramente nei bacari troveremo i tramezzini, che sono più abitualmente serviti nei bar e nei caffè. Vale però la pena menzionarli perché a Venezia i tramezzini sono davvero spettacolari e, se hai fortuna, li troverai anche in qualche bacaro. La caratteristica dei tramezzini veneziani sta nella abbondante farcitura e nella varietà, pressoché infinita, di gusti. Sono talmente abbondanti che potrebbe essere difficile mangiarli, ma sporcarsi un po’ le mani è certamente un sacrificio da fare!

PER APPROFONDIRE
Vuoi conoscere meglio questa città? Ho scritto alcuni articoli su Venezia per raccontare tutto quello che ho imparato dopo averci vissuto alcuni mesi per lavoro.
– La Venezia dei Veneziani: cosa fare a Venezia fuori dalle rotte turistiche
– 
Dove mangiare a Venezia: spritz, bacari e cicchetti.
– 
Le pasticcerie di Venezia dove mangiare i migliori dolci veneziani
– Tre itinerari per scoprire Venezia a piedi senza prendere il vaporetto

L’itinerario tra i bacari di San Marco e Castello
Alla scoperta dei migliori bacari di Cannaregio
Venezia golosa: tra i migliori bacari di San Polo e Dorsoduro

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