Mentre rileggevo l’articolo del mio blog (scritto ormai qualche anno fa) dedicato a come risparmiare sulla prenotazione di un hotel ho pensato che, nonostante certi consigli siano sempre attuali, il mercato si è evoluto e oggi diventa fondamentale prendere in considerazione anche altri aspetti prima di prenotare un hotel.
Se da un lato funziona ancora bere iscriversi ai programmi fedeltà dei siti di prenotazione come il Booking Genius, continuare ad utilizzare gli strumenti di confronto dei prezzi alberghieri o contattare direttamente l’hotel che si vuole prenotare, dall’altro bisogna tenere in considerazione che il mercato degli alloggi turistici si è allargato e che gli strumenti digitali a disposizione degli albergatori si sono perfezionati.
Ecco perché, utilizzando il mio duplice punto di vista di viaggiatrice da un lato e di albergatrice dall’altro, ho deciso di scrivere questo nuovo articolo. In poche righe, voglio spiegarti a cosa devi fare attenzione nella prenotare un hotel, non solo per risparmiare, ma anche per evitare spiacevoli sorprese.
Indice dell'articolo
Booking, il principale intermediario per prenotare un hotel

Booking.com è senza dubbio il leader nel mercato delle prenotazioni alberghiere. Alzi la mano chi, nel prenotare un hotel, non cerca come prima cosa le strutture disponibili in una località su Booking.com. Lo dico non solo da viaggiatrice, ma lo sostengo anche come albergatrice. Quando ho una camera da vendere, Booking.com ha sicuramente il merito di darmi visibilità nei confronti di quei clienti che altrimenti non arriverebbero mai al mio sito.
Questa posizione da leader di mercato, però, porta inevitabilmente dei problemi. Il primo problema è che Booking.com ha deciso di allargare la propria offerta includendovi anche le strutture gestite in modo non imprenditoriale creando un po’ di confusione per chi deve prenotare e non riesce a capire bene cosa stia prenotando. Il secondo problema, invece, riguarda noi albergatori: le commissioni richieste sono alte e, assieme alle infinite tipologie di sconto (non richieste ma auspicate), ci lasciano un ricavo davvero esiguo che ci porta a cercare di disintermediare il più possibile e vendere direttamente le nostre camere.
Non fidarsi ciecamente degli host privati
Come scrivevo nel precedente paragrafo, Booking.com già da qualche anno non vende solo hotel. Prima ha aperto anche ad affittacamere e bed & breakfast gestiti in modo non imprenditoriale e poi, per contrastare il successo di Airbnb, ha incluso anche le case vacanza.
Si è venuto però a creare un problema. Prenotando su Booking.com, noi pensiamo di essere in un certo senso protetti da brutte sorprese perché diamo per scontato che le strutture si adeguino ad un determinato standard di servizio. Invece non è così: a volte gli host privati non mantengono aggiornata la loro disponibilità e mettono in vendita alloggi che in realtà non sono disponibili.
La mia brutta esperienza
Mi è successo proprio il mese scorso. Volevo trascorrere un weekend nella Tuscia e il venerdì ho prenotato una camera in un agriturismo per la notte successiva. Al mattino l’agriturismo mi contatta e mi dice che la camera non è disponibile a causa di un misterioso errore di Booking.com. Allora contatto l’assistenza clienti e tramite loro prenoto un’altra struttura gestita da un host privato. Mi metto in viaggio e contatto la struttura per avvisarli del mio arrivo. Al telefono mi dicono che sono chiusi e che Booking.com ha messo in vendita le camere lo stesso (ricorda che per gli host privati è sempre colpa di qualcun altro!). Ricontatto Booking.com e mi offrono disponibilità in un’altra struttura sempre gestita da un host privato che, alla mia telefonata, mi dice di essere al completo e di non capire come Booking.com abbia messo in vendita la camera. Nel frattempo io, parcheggiata a lato strada con un bambino in auto e senza un tetto sulla testa per la notte, inizio ad innervosirmi. Cambio i miei piani, decido di contattare direttamente un hotel in un’altra località e prenoto una sistemazione senza brutte sorprese.
Cosa mi ha insegnato questa storia?
Purtroppo l’incapacità o la leggerezza di certi host privati nel tenere aggiornato il calendario delle camere in vendita non si può evincere dalle recensioni della struttura. Per questo, una volta effettuata la prenotazione, ti consiglio di contattare subito il proprietario per verificare che l’alloggio prenotato sia effettivamente disponibile. Soprattutto se stai viaggiando in un periodo molto richiesto.
Lo sai come fai a vedere se hai prenotato una struttura gestita da un professionista o da un host privato? Guarda l’immagine di Booking che ho inserito in alto. Si tratta dell’annuncio di una delle mie case vacanze in Spagna. Sotto il nome dell’alloggio, compare la scritta “struttura gestita da un host privato“. Ecco, ora sai se stare tranquilla o se cercare conferma della prenotazione!
Prenotare un hotel sempre dalla app
Come dicevo prima, Booking.com propone tutta una serie di sconti per i suoi clienti. Si tratta di sconti che noi albergatori siamo invitati ad inserire nel sistema e che Booking.com pubblicizza. Bene, tra questi sconti c’è n’è uno molto utilizzato diretto agli utenti che prenotano dal telefono sia utilizzando il sito internet di Booking.com che la app.
Ecco perché, io non prenoto mai dal computer. Magari utilizzo il computer per cercare le strutture e studiarle nei dettagli, cosa che sul telefono è un pochino più scomodo. Poi, però, per la prenotazione utilizzo la app. In questo modo riesco ad avere tariffe inferiori del 10% o più rispetto al prezzo pubblicato sul computer.
Controllare l’importo della tassa di soggiorno
Quando prenoti su Booking.com ti viene fornito un prezzo totale che include il pernottamento e la tassa di soggiorno (dove applicata). Ora, soprattutto se viaggi con bambini, fai attenzione all’importo che Booking.com calcola per la tassa di soggiorno: potrebbe essere più alto di quello che dovresti effettivamente pagare.
Ti faccio l’esempio di Roma dove i bambini al di sotto dei 10 anni sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno. Nel 90% delle prenotazioni che ricevo questa esenzione non è applicata. Il perché io lo riconduco al fatto che la tassa di soggiorno è comunale, per cui varia come importo e condizioni di pagamento e Booking.com non riesce a gestire automaticamente tutte le casistiche. Fallo tu, inizia a prestarci attenzione: potresti risparmiare ulteriormente nel prenotare un hotel.
L’utilità di Google per prenotare un hotel

Hai individuato l’alloggio che fa per te? Bene, prima di prenotarlo su Booking.com apri il motore di ricerca di Google e scrivi il nome della struttura. Ti apparirà la scheda business di Google dove, oltre al sito ufficiale, troverai anche un comparatore di prezzi che ti farà vedere quale tra i canali di vendita è il più economico.
Quello che compare nell’immagine precedente è il risultato di ricerca se scrivi su Google il nome del mio affittacamere Roma Suites Navona. Bene, come puoi vedere, c’è il link al mio sito ufficiale e se prenoti direttamente attraverso il sito risparmi pure le commissioni di Booking perchè io ho costruito una strategia di prezzo diversificata per canale di prenotazione privilegiando i contatti diretti. Non tutti gli alloggi usano questa strategia, ma fare una ricerca non costa nulla e ti potrebbe portare un risparmio ulteriore.
Contattare direttamente l’hotel è (quasi) sempre una buona idea

A volte, però, alcune strutture non offrono la possibilità di prenotare dal loro sito online oppure utilizzano dei sistemi di prenotazione che a loro volta chiedono una piccola commissione. Ti consiglio, allora, di chiamare direttamente la struttura e chiedere la loro migliore tariffa disponibile. Di solito funziona e riesci a risparmiare.
Metti anche in preventivo che a volte questo meccanismo non funziona e che ci sono titolari di strutture ricettive troppo pigri (o poco lungimiranti) che ti danno al telefono la stessa tariffa pubblicata su Booking (o anche maggiore!) o che ti dicono di prenotare direttamente là per risparmiarsi la fatica di prendere nota dei tuoi dati.
PER APPROFONDIRE |
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Nonostante tutti questi consigli non hai incontrato un hotel economico che faccia al caso tuo? Prova a leggere i miei consigli per prenotare un appartamento (quasi) perfetto e la mia esperienza su come prenotare un appartamento su Airbnb. Se sei alle prese con l’organizzazione della tua prossima avventura, ho scritto anche altri articoli relativi alla programmazione del viaggio. Eccoli qui: – come scegliere un ristorante evitando le trappole per turisti – perché diffidare dei consigli di viaggio altrui – utilizzare i siti turistici istituzionali quando si prenota un viaggio – gli strumenti da utilizzare per pianificare un viaggio |
Ciao Raffaella, sono d’accordo con te, per me le piccole strutture di host privati (come la mia) neanche ci dovrebbero stare su booking, e questo lo dico sia da host che da viaggiatrice, perché le aspettative dei clienti di Booking sono quelle di trovare una struttura di tipo alberghiero, sia come gestione che soprattuto come standard che vengono offerti. Purtroppo (si fa per dire) questo sito ti da tanta di quella visibilità che almeno all’inizio è quasi impossibile farne a meno.. Però io penso che l’anno prossimo cercherò di puntare più su Airbnb, dove l’ “host privato” è la regola ed è anche pià facile che il cliente si aspetti di trovare qualcosa di diverso dalla camera standard di una struttura. Per quello che riguarda la disponibilità delle camere, prima di capire come funziona la sincronizzazione dei calendari tra i due siti ho sudato sette camicie.. non è istantanea purtroppo, quindi i problemi possono sorgere, a me è successo!.. ciao! 🙂
Condivido il tuo commento su tutta la linea. Anch’io gestisco le mie due case vacanze in Spagna come host privato e ammetto che non disponendo di un channel manager a volte qualche errore può capitare. Ma se mi capita di vendere una camera che non ho mi faccio in quattro per informare l’ospite e trovare una soluzione. Come cliente mi lamento del fatto che ci sono proprietari di strutture ricettive che non controllano la gestione delle camere in modo appropriato e se ne fregano se fanno degli errori. Non faticano neanche a chiamarti.
Ah sì certo questo è il minimo, il menefreghismo non dovrebbe essere contemplato!