Il Sentiero naturalistico del Piave è uno dei trekking più facili da percorrere nella zona di Sappada. Si tratta di un’escursione facile ma al tempo stesso suggestiva perché risale la Val Sesis, seguendo il corso del fiume Piave. Cascatelle, salti d’acqua, anse e piccole spiaggette sassose completano un’itinerario perfetto da percorrere soprattutto con i bambini, per abituarli all’ambiente montano.
Questo facile sentiero accompagna il corso del Piave fino ad arrivare alle sue sorgenti. Qui troverai la descrizione della parte di sentiero che da Cima Sappada sale fino ai Piani del Cristo.
Indice dell'articolo
Il sentiero naturalistico del Piave: il percorso, i tempi di percorrenza, il dislivello
La stretta strada asfaltata che da Cima Sappada risale la Val Sesis verso le sorgenti del Piave nel periodo estivo diventa particolarmente trafficata. Proprio qui, si concentrano dei luoghi di grande richiamo sia per gli escursionisti che per i normali visitatori. Le sorgenti del Piave, il rifugio Calvi dominato dal celebre Monte Peralba, i Laghi d’Olbe e il Monte Avanza sono alcune delle mete montane che si possono raggiungere da qui.
La descrizione del percorso
La passeggiata di cui parlo oggi parte dal parcheggio dietro la chiesetta di Cima Sappada e raggiunge il rifugio Piani del Cristo. Nel primo tratto (di circa un chilometro) il percorso coincide con la strada asfaltata che risale la Val Sesis e, in leggerissima salita, attraversa dei prati punteggiati da piccoli stavoli. Subito dopo un bivio con la strada diretta a Sappada, sulla destra si stacca una carrareccia segnalata con il cartello bianco e giallo “Sentiero naturalistico del Piave“.
Da qui inizia la parte più bella e divertente del percorso. In breve, la strada si trasforma in sentiero, si immerge in un fitto bosco e si avvicina al gorgogliante corso del fiume Piave. Grazie a delle passerelle e a dei ponti di legno il sentiero passa da una parte all’altra del fiume, in leggera salita, fino a raggiungere di nuovo le strada asfaltata. Ma solo per pochi metri. Una volta attraversata la strada, il percorso riprende su sentiero in prossimità di una bella chiesetta dedicata a Santa Maria di Luggau. Da qui, si risale in modo un po’ più deciso su un sentiero pietroso fino ad arrivare ad una bella cascata. Ancora pochi metri e si raggiunge la località Piani del Cristo con l’omonimo rifugio. Per il ritorno si segue lo stesso itinerario dell’andata.
Alcuni dati tecnici sul percorso
Questo primo tratto del Sentiero Naturalistico del Piave (da Cima Sappada ai Piani del Cristo) è facile e breve. Per gli adulti rappresenta un modo alternativo per risalire la Val Sesis evitando la strada asfaltata. Per i bambini, invece, è un buon modo per approcciare la montagna. Tra andata e ritorno si percorrono poco più di 5 chilometri. Mentre il dislivello da colmare è di circa 120 metri. Relativamente ai tempi di percorrenza, io con un bimbo di due anni e mezzo ci ho impiegato un’oretta.
GLI INDISPENSABILI |
---|
Spesso mi viene chiesto che cosa porto con me in un’escursione sulle montagne friulane. Generalizzare è difficile, ma io non potrei mai fare a meno di queste cose: – la Cartina Tabacco 01 che riporta tutti i sentieri delle escursioni a Sappada e Forni Avoltri. – il libro A piedi nel Friuli Venezia Giulia – il mio zaino Deuter Futura da 25 litri – i miei scarponi da trekking Trango della La Sportiva – un paio di bastoncini da trekking – una mantella o un ombrello da viaggio per ripararsi dalle frequenti piogge |
Percorrere il sentiero naturalistico del Piave con un bimbo piccolo

Il sentiero naturalistico del Piave parte da Cima Sappada e arriva fino alle sorgenti del fiume Piave dove si trova l’omonimo rifugio. Affrontandolo con un bambino piccolo, come ho fatto io, è difficile pensare di poterlo percorrere nella sua interezza. A mio avviso, la parte più interessante (e divertente) dell’escursione è quella tra il suo inizio e il Rifugio Piani del Cristo. Questo perché il percorso si snoda su un vero sentiero e attraversa più volte il corso del fiume grazie a ponti in legno e passerella.
Dalle impressioni che ho avuto osservando il mio piccolo montanaro, posso dire che questa escursione è un ottimo modo per abituare i bambini ai percorsi di montagna. Lungo il sentiero, infatti, si alternano tratti con pietre, altri di terra un po’ più scivolosi e tratti con le radici degli alberi affioranti. In questo modo è possibile, in totale sicurezza, insegnare ai bambini ad affrontare al meglio tutti i tipi di terreno. Infine, la presenza di cascate e di pozze d’acqua è un’ulteriore fonte di divertimento (e un’ottima scusa per fare delle soste!). Considerata la scivolosità del sentiero data dalla possibile presenza di radici, pietre ed acqua sono assolutamente consigliate le scarpe da trekking anche per i più piccoli.
DOVE DORMIRE A SAPPADA? |
---|
Io per una vacanza a Sappada consiglio il B&B Le Coccole: una struttura curata e familiare ma con i servizi di un hotel. Anzi di più: qui c’è la possibilità di avere la Spa ad uso esclusivo. Un trattamento perfetto dopo una faticosa camminata in quota! A mio avviso, anche Haus Martina e il B&B Il Nido sono delle ottime alternative per soggiornare a Sappada. |
Note e suggerimenti su questo itinerario

Anche in questo angolo di Friuli Venezia Giulia, come nel resto del Triveneto, la tempesta Vaia ha lasciato il segno. Sono numerosi, infatti, i tronchi di alberi caduti nel tratto di bosco attraversato dal Sentiero naturalistico del Piave. C’è da dire, però, che il superamento di questi ostacoli non è mai difficile, grazie ad un lavoro di manutenzione del sentiero che, con opportune modifiche, ha cercato di facilitare il passaggio.
Per gli amanti della montagna, la Val Sesis è senza dubbio una zona che offre numerose possibilità di camminate a tutti i livelli. Per risparmiare tempo e portarsi rapidamente in quota è possibile percorrere con l’auto la strada asfaltata (chiusa ai mezzi più pesanti) che da Cima Sappada risale tutta la valle. Si tratta di un percorso di poco meno di 8 chilometri percorribili, traffico permettendo, in una ventina di minuti.
Infine, mi piace ricordare che questa passeggiata è molto suggestiva da affrontare anche nelle “mezze” stagioni, ovvero in primavera ed in autunno. Mentre la Val Sesis in inverno si riempie di neve ed è perfetta per le escursioni con le racchette da neve.
PER APPROFONDIRE |
---|
Vuoi conoscere meglio questa regione? Leggi i miei articoli dedicati agli itinerari del cuore in Friuli Venezia Giulia e alle vacanze in Carnia. Vuoi saperne di più sulla cucina tipica? Leggi il mio articolo dedicato ai piatti della cucina friulana. Hai bisogno di maggiori informazioni per organizzare la tua vacanza? Visita il sito ufficiale del Turismo in Friuli Venezia Giulia. Se invece stai cercando ispirazione per altre escursioni in regione, ti consiglio di leggere i racconti dei miei trekking: |