Per chi ama la montagna, salire al rifugio Puez è un’esperienza davvero gratificante. Questo rifugio sorge infatti nel cuore del gruppo del Puez, in un ambiente alpino estremamente suggestivo: una piccola valle erbosa circondata da imponenti pareti rocciose. Pur trovandosi sopra il paese di Colfosco in Val Badia, il rifugio Puez può essere raggiunto con un’appagante escursione sia da Selva di Val Gardena che dal passo Gardena che determina proprio il confine tra le due celebri valli.
Nell’itinerario che ti sto per illustrare, sono arrivata al Rifugio Puez dalla Vallunga e ho potuto godere di viste meravigliose non solo sul gruppo delle Odle, sul Sass de Putia, sul gruppo del Puez e quello del Cir mentre salivo, ma anche sul Sassolungo mentre scendevo.
Indice dell'articolo
La Vallunga: uno dei simboli della Val Gardena

La Vallunga è la valle per eccellenza della Val Gardena. Tanto famosa tra i locali quanto tra i turisti, questa valle è amata per i suoi prati verdi, per la sua quiete e per la facilità del sentiero (una mulattiera quasi sempre ben battuta) che la attraversa per i circa 7 chilometri della sua lunghezza.
La Vallunga sa mettere d’accordo tutti. Si presta ad essere percorsa (almeno nel tratto iniziale) da famiglie con bimbi nel passeggino. La sua pendenza (quasi piana) permette rilassanti passeggiate anche alle persone meno allenate e ai bambini. Mentre per chi non ama faticare in montagna, i suoi prati sono la metà ideale per un bel pic-nic nel verde.
Insomma la Vallunga è una splendida porta di ingresso nel Parco Naturale Puez-Odle. Proprio per questo, ho deciso di salire la prima volta al Rifugio Puez da questo versante. Chi decide di intraprendere il mio stesso itinerario deve tener presente che la quasi assenza di dislivello nel lungo tratto iniziale del percorso verrà poi ripagato tutto nella ripida salita verso il pianoro di pascoli del gruppo del Puez dove sorge l’omonimo rifugio.
DOVE DORMIRE IN VAL GARDENA? |
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Io amo dormire in Val Gardena perchè qui lo standard delle strutture ricettive è altissimo. I costi apparentemente potrebbero sembrare alti, ma la qualità offerta è notevole. Dalle camere molto belle e curate alla cucina deliziosa, sono sempre curiosa di scoprire nuove strutture. Al momento questi sono gli hotel o residence che amo particolarmente e che mi sento di consigliare: – il Garni Crepaz a Selva di Valgardena – il Romantik Villa Cesanuova a Selva di Valgardena – gli Appartamenti Hacoli a Selva di Valgardena – il Residence Lastei ad Ortisei – l’Albergo Somont ad Ortisei |
La salita al Rifugio Puez attraverso la Vallunga: il percorso, i tempi di percorrenza, il dislivello
Questa escursione che porta al Rifugio Puez inizia presso il parcheggio a pagamento della Vallunga a Selva di Val Gardena. Siamo ad un altitudine di 1625 metri. Lasciata l’auto, si inizia a percorrere la mulattiera che attraversa la valle identificata con il segnavia n.14. Si raggiunge in breve la cappella di San Silvestro, quindi, dopo una piacevole passeggiata, un bivio dal quale si dirama sulla sinistra un sentiero ben tracciato identificato con il segnavia n.16.
Proprio questo sarò il sentiero da seguire per arrivare al Rifugio Puez. Inizialmente si procede attraverso un bosco e dei pascoli con una pendenza decisa ma mai eccessiva. Una volta guadagnata la quota il sentiero si raccorda con l’Alta Via (segnavia n.2) e procede quasi in piano fino al rifugio a quota 2475 metri di altitudine. Per percorrere questa prima parte dell’escursione si dovrebbero impiegare circa tre ore.

Qui una pausa è d’obbligo: per mangiare un piatto al Rifugio Puez, per consumare un pranzo al sacco sui verdi pascoli o, semplicemente, per godere del meraviglioso panorama che ci circonda. L’ambiente è spettacolare: distese di erba verde si alternano con distese di roccia, in un paesaggio che a tratti sembra quasi carsico.
Per la discesa io ho scelto di percorrere il sentiero con il segnavia n.14 che, attraverso pendii scoscesi, diversi tornanti stretti e alcuni tratti piuttosto ripidi, riporta quasi alla fine della Vallunga. Da qui il percorso di ritorno si fa praticamente piatto. Si raggiunge dapprima la località Pra da Ri, quindi il bivio con il sentiero percorso in salita. L’ultimo tratto dell’escursione coincide con la strada già percorsa all’andata e che riporta al parcheggio.

L’escursione al Rifugio Puez è un’escursione tecnicamente facile. Il primo tratto del percorso che si snoda nella Vallunga è classificato come turistico, mentre sia il sentiero 14 che il sentiero 16 sono considerati di livello E (per escursionisti). La difficoltà dell’escursione sta nella lunghezza del sentiero e nel fatto che il dislivello si concentra praticamente tutto in un unico tratto. Nel suo complesso, l’itinerario copre un dislivello di circa 850 metri, una distanza di circa 14 chilometri, per una durata totale di circa 5 ore e mezza (senza pause).
Un’ultima osservazione: io ho deciso di percorrere il sentiero 16 in salita e il sentiero 14 in discesa. Altri escursionisti fanno il contrario. L’importante è tenere ben presente che il sentiero n.14 è più ripido del sentiero n.16.
Arrivare al rifugio Puez con un bimbo piccolo

Come ho già scritto in precedenza, la Vallunga è la meta ideale per iniziare i bambini all’ambiente montano. L’assenza di pericoli, il sentiero praticamente piatto e l’abbondanza di prati sono tre ottimi motivi per visitare la Vallunga con i bambini. A maggior ragione se i bambini sono piccoli, questa valle infatti si presta anche ad essere percorsa con un passeggino (meglio se da trekking).
Un discorso praticamente diverso merita, invece, la salita al Rifugio Puez dalla Vallunga con i bambini. Considerati la lunghezza, il dislivello e alcuni tratti ripidi del percorso, io consiglierei di intraprendere l’escursione solo con bambini di una certa età, ben allenati e abituati alle passeggiate in montagna.
Nonostante io stessa abbia intrapreso diverse escursioni anche piuttosto faticose (vedi la salita al Lago di Antermoia) con il mio bambino di pochi mesi nello zaino porta-bimbo sulle spalle, confesso che in questa escursione ho deciso di non portarlo. 14 chilometri di lunghezza e 850 metri di dislivello con una decina (o più!) di chili sulle spalle sono una fatica da valutare bene prima della partenza!
GLI INDISPENSABILI |
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Per affrontare questa escursione nel Parco Naturale Puez-Odle, io non posso fare a meno di queste cose: – la Cartina Tabacco n.5 – il libro Val Gardena e Alpe di Siusi. 65 itinerari. – il mio zaino da 25 litri della Salewa – le mie scarpe da trekking Tx4 La Sportiva |
Al Rifugio Puez: i percorsi alternativi

Ci sono tanti sentieri alternativi per salire al Rifugio Puez.
La prima volta che ci sono stata io ho percorso l’itinerario che ho descritto in questo articolo.
La seconda volta, invece, l’ho raggiunto dal Passo Gardena, partendo sempre da Selva di Val Gardena e portandomi in quota con la cabinovia del Dantercepies. Da qui un sentiero ripido caratterizzato da continui saliscendi (denominato Alta Via n.2) permette di raggiungere il rifugio in circa due ore e mezza per poi ridiscendere lungo la Vallunga. Per coloro che non amano le scorciatoie, un’alternativa all’impianto di risalita è quella di raggiungere il rifugio Puez attraverso la valle di Chedul (che si stacca sulla destra, nel tratto iniziale della Vallunga) e il passo di Crespeina.
La terza volta che sono salita al Rifugio Puez, l’ho fatto partendo dalla Val Badia. Per l’esattezza da La Villa presso la seggiovia che porta a Utia Sponata. Da qui, ho raggiunto il rifugio Gardenacia a quota 2050 metri e ho percorso un suggestivo giro ad anello in quota che mi ha permesso di passare per il rifugio Puez e tornare al punto di partenza in un ambiente davvero lunare.
PER APPROFONDIRE |
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Se stai programmando una vacanza in Val Gardena, ti potrebbero essere utili anche questi articoli: – vacanze in Val Gardena – il giro del Sassolungo – il giro delle malghe e dei rifugi partendo dal Col Raiser Se ami il Trentino Alto Adige in generale, vieni a scoprire anche le mie escursioni in Val di Fassa. Se vai in montagna con un bambino e cerchi ispirazione, leggi le mie escursioni con passeggino o zaino-portabimbo. |
Mmm… 14 km con un bimbo nel marsupio… no, direi di no… 🙂 Però magari il primo tratto si, quello sembra stupendo, e penso che i bambini dovrebbero stare il più possibile in luoghi all’aperto, lontani da luci, console, tv, telefonini… bellissimo percorso comunque, felici di averti trovato nel Best Travel Post di Aprile!
Grazie! Fortunatamente la montagna sa accontentare tutti: dai più allenati a coloro che vogliono solo godere del panorama.
Sembra il luogo adatto per una vacanza rilassante a contatto con la natura. Credo che in questo momento ne abbiamo tutti un po’ bisogno.