A casa come in viaggio

Tanta luce, una grande terrazza, il caminetto. Pareti tappezzate di carte geografiche, alcuni soprammobili etnici nei punti giusti, tappeti artigianali variopinti. Alzi la mano chi non ha mai sognato la casa perfetta, quella in grado di rispecchiare la nostra personalità. Potrei trascorrere intere giornate a navigare tra le infinite bacheche di Pinterest dedicate a questo tema. Quando poi si parla della casa di una persona amante dei viaggi, le soluzioni che possono essere adottate per sentirsi sempre in viaggio diventano davvero ingegnose. Io, però, mi accontento di poco. Ecco cosa vorrei nella mia casa affinché sia in grado di trasmettere la  passione per i viaggi, ma soprattutto ecco perché sono arrivata alla mia veneranda età senza praticamente avere una casa.

Come sono arrivata ai 40 anni senza avere una casa tutta mia

La mia, una vita perennemente in viaggio
La mia, una vita perennemente in viaggio – foto Foto di Lorri Lang da Pixabay

Se mi segui da un po’, conoscerai la mia vocazione per il vagabondaggio sia in termini professionali che per passione. Se è la prima volta che passi per di qui e volessi saperne di più, ti consiglio di andare a leggere la mia storia.

Ma veniamo alla questione della casa. Il lavoro nel turismo mi ha sempre reso poco stanziale e anche le case che ho abitato sono state sempre soluzioni provvisorie. Dalla camera d’hotel (ti ho raccontato che per lavoro ho abitato per breve tempo in una stanza dell’Hotel Danieli a Venezia?) all’appartamento condiviso, dagli alloggi del personale all’appartamento in affitto, le mie sistemazioni sono sempre state molto di passaggio.

Probabilmente, il fatto di essere cresciuta in Friuli con una cultura incentrata sulla casa mi ha portata ad una sorta di ribellione verso questa credenza che una persona si possa considerare realizzata solo quando possieda un tetto e quattro mura. Di più, da quando ho iniziato la mia attività ricettiva in Andalusia ho sempre vissuto nell’appartamento che fungeva anche da reception, mentre i due appartamenti che ho acquistato negli anni li ho sempre affittati su Airbnb. Quando poi ho chiuso la mia attività mi sono trasferita nell’appartamento di mia proprietà più grande, ma appena è arrivata l’estate (e quindi le richieste d’affitto) l’ho lasciato e me ne sono stata in viaggio per quasi sei mesi. Questa strategia mi ha offerto la possibilità di viaggiare, ma, per contro, non ho avuto la possibilità di personalizzare la mia abitazione che non deve perdere la sua essenza di appartamento per turisti.

Sempre in viaggio: la mia casa ideale in 4 mosse

Fatta questa (lunga) premessa, ammetto che anch’io a volte mi sorprendo ad immaginare la mia casa perfetta. A volte ha le sembianze di un appartamento a Milano, altre di un casale nella campagna toscana. Poco importa l’ubicazione, ci sono degli elementi che ritornano sempre in queste mie dimore ideali. Guarda caso, sono dei chiari richiami alla mia passione per i viaggi. Vediamoli.

I vacchi bauli usati per arredare

I bauli da viaggio diventano un tavolino
I bauli da viaggio per arredare il salotto – Foto di Various-Photography da Pixabay

Nonostante non rispecchino il mio stile di viaggio (io sono un tipo da zaino in spalla), i bauli e le vecchie valigie mi hanno sempre affascinata. Quando passeggio per i mercatini dell’usato il mio sguardo è sempre alla ricerca di questo genere di oggetti. Sogno di restaurarli e poi utilizzarli come complementi di arredo. Mi vedo già seduta in salotto con accanto un tavolino fatto di vecchie valigie o mentre leggo un libro a letto illuminata da una lampata appoggiata su di un vecchio baule da viaggio a fungere da comodino.

Una libreria a parete per guide cartacee e letteratura di viaggio

Una libreria a parete
La libreria per le guide cartacee, i souvenir e la letteratura – Foto di superjhs da Pixabay

Sono una viaggiatrice vecchio stile e non riesco a fare a meno della guida cartacea quando decido di visitare un luogo. Non solo, ma in piena era digitale, amo follemente sfogliare le riviste di viaggi. Ecco perché nel corso degli anni ho accumulato talmente tanto materiale che, appena avrò una casa tutta mia, potrò tirare fuori dagli scatoloni dove giace ora e sistemarlo in una libreria dedicata. Già me la vedo: un’immensa parete occupata da una libreria di legno bianca o di un colore naturale. Ho anche pensato al criterio di archiviazione delle pubblicazioni: i cinque continenti. Ad inframezzare il materiale cartaceo, i diversi oggetti da esposizione acquisiti durante i miei viaggi o che mi sono stati regalati.

Una cucina spaziosa e con accessori multietnici

Luce a tento spazio: la mia cucina ideale
Luce e spazio: la cucina ideale – Foto di StockSnap da Pixabay

Appurata la mia passione per le cucine dal mondo, il luogo più importante della mia casa ideale sarebbe proprio la cucina. Non ho uno stile prediletto tra il rustico e il moderno, ma quello che non dovrebbe proprio mancare sarebbe lo spazio. Spazio inteso in un duplice senso: come possibilità di movimento per sperimentare attrezzi e preparazioni e come capienza per accogliere gli ospiti. Inutile dire che i pensili di questa cucina ideale dovrebbero contenere gli strumenti necessari per realizzare i miei piatti etnici preferiti: dal wok alla vaporiera, dalla griglia alla friggitrice.

Come in viaggio con l’amaca

Sull'amaca come in viaggio
Sull’amaca come in viaggio – Foto dal sito di Tropilex

L’ultimo elemento che non manca mai nelle mie fantasticherie sulla casa perfetta è l’amaca. Se c’è un oggetto in grado di richiamare il concetto di vacanza e relax più di ogni altra cosa, per me questo oggetto è l’amaca. Che sia appesa ad un albero, fissata alla parete o su di un supporto di legno, l’amaca sa di libertà e di tempo libero. Mi ricorda il campeggio da bambina e i miei viaggi in Sudamerica. Già la vedo in giardino o in terrazza, la mia amaca familiare che mi aspetta per cullarmi dolcemente mentre leggo un libro o programmo i miei prossimi viaggi.

Ti è piaciuta questa mia riflessione su come dovrebbe essere la casa di una viaggiatrice? Vieni allora a scoprire tutti i miei articoli dedicati alla filosofia da viaggio

I link blu che vedi nel testo sono frutto di una collaborazione. I contenuti dell’articolo invece sono miei, originali, e rispecchiano le mie riflessioni personali su di un argomento che ho scelto di trattare in completa libertà.

4 commenti

  1. Io invece ho fatto il contrario! Ho comprato casa l’ho personalizzata con tutti i puzzle che possedevo e con alcuni dei souvenir di viaggio e adesso da due siamo in quattro!!

  2. Ho immaginato a lungo la mia casa ideale, da due anni sono riuscita a realizzare io mio sogno. Ti auguro di fare lo stesso!

  3. Lisa Trevaligie Travelblog

    Beh abbiamo gli stessi identici gusti! Anche l’amaca uguale! Anche se, per quelle come noi, ogni mondo è paese, e ogni paese diventa casa.

  4. Prima o poi dovrai mettere radici da qualche parte! Avere un posto dove tornare alla fine di un viaggio, questo è quello che intendo io per casa! Mi piace l’idea di arredare con i vecchi bauli da viaggio che anche per me sono una passione, quello vecchissimo di mio nonno carabiniere adesso è poprio il mio comodino! Non ho ancora pensato di dedicare una sezione della libreria alla letteratura da viaggio.. ma prima o poi mi deciderò a farlo

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