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Riscoprire i luoghi del cuore: il mio itinerario in Friuli Venezia Giulia

Itinerario in Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia è e sarà sempre la mia terra. Nonostante più di dieci anni trascorsi all’estero e una giovinezza passata in giro per l’Italia, quando penso a Casa, quella con la C maiuscola, penso al Friuli Venezia Giulia. Ecco perché ho sentito il bisogno di raccogliere i miei ricordi legati ai luoghi del cuore in un personale itinerario in Friuli Venezia Giulia.

i contenuti dell’articolo:

Perché un itinerario in Friuli Venezia Giulia?

Itinerario in Friuli Venezia Giulia- Il ponte sul fiume Tagliamento
Il ponte sul fiume Tagliamento – Foto Pixabay

Il Friuli Venezia Giulia è una regione che riunisce sotto lo stesso cappello popolazioni e culture molto diverse tra loro che vanno ben oltre la tradizionale dicotomia tra Trieste e Udine. Questa regione di confine, lontana dai flussi del turismo di massa e spesso rappresentata tramite stereotipi, offre un’infinità di buoni motivi per essere visitata. Dalle città d’arte alla natura, dai prodotti tipici all’enoturismo, il Friuli Venezia Giulia è il luogo ideale per praticare un turismo lento e rispettoso.

Proprio alla luce di queste considerazioni, il mio personale itinerario in Friuli Venezia Giulia non può limitarsi solo a Udine, mia città natale, ma deve includere tutti i luoghi che hanno contribuito a farmi diventare la persona che sono oggi. I mesi vissuti a Trieste per studio, tutte le gite verso Aquileia o Cividale, le estati passate in Carnia, gli inverni trascorsi con le racchette da neve nel Tarvisiano e le estati tra Grado e Lignano. Ecco a grandi linee cos’è per me il Friuli Venezia Giulia, un mosaico di avventure, ricordi, profumi e sapori.

Le tappe del mio itinerario in Friuli Venezia Giulia

Eccolo qui, messo su mappa, il mio itinerario in Friuli Venezia Giulia, un percorso tra ricordi, luoghi del cuore e posti che mi sono resa conto di non aver più visitato da tantissimi anni. Graficamente, però, sarebbe meglio parlare di una rosa di itinerari che coprono quasi l’intero territorio regionale.

DOVE DORMIRE IN FRIULI VENEZIA GIULIA?
Ogni comprensorio turistico del Friuli Venezia Giulia è un luogo unico, con caratteristiche particolari che meritano di essere scoperte senza fretta.  Ecco perché, in un viaggio in Friuli Venezia Giulia, io consiglierei di dormire in diverse località e non di scegliere un unico alloggio da cui partire per le escursioni giornaliere. Vivere certi luoghi anche di notte, aiuta senz’altro ad avere un’esperienza più autentica. Quindi ti lascio la mia selezione di strutture in cui trascorrere almeno una notte:
The Modernist Hotel a Trieste
– l’Hotel Suite Inn a Udine
– l’Albergo Diffuso Sauris di Sopra in Carnia
– il B&B Al Buondì nel Tarvisiano
Suite & Spa Mirabel a Grado
Zuani Casa nel Collio friulano
Domus Iulii a Cividale

 

Udine e il friuli collinare

La piazza Libertà a Udine
La piazza Libertà a Udine – Foto Pixabay

A poco più di una ventina di chilometri dalla Slovenia e a una sessantina di chilometri dall’Austria, la città di Udine con il suo centro storico svela invece marcate influenze veneziane. Piazza Libertà con la Loggia del Lionello e la torre dell’orologio con i due mori che battono le ore ricordano in tutto e per tutto uno scorcio di Venezia sulla terraferma. Il Duomo e il Palazzo Arcivescovile con gli affreschi del Tiepolo evocano lo spirito religioso della città. Mentre la centralissima via Mercatovecchio con l’intima Piazza San Giacomo sono il salotto della città. Per terminare la visita è d’obbligo salire al Castello che domina la città e che offre una vista privilegiata sulle colline e sulle Alpi.

E proprio nel Friuli Collinare prosegue questo giro, un panoramico percorso che tra dolci colline e piccoli borghi permetterà di conoscere la storia e la gastronomia di questa zona. Anche qui i miei ricordi si susseguono veloci. Il Castello di Colloredo di Monte Albano ha una mole che si staglia già in lontananza e al suo interno ha ospitato lo scrittore Ippolito Nievo. Il Castello di Cassacco è considerato uno dei castelli meglio conservati della Regione. Osoppo con la sua fortezza ci ricorda la storia militare del Friuli. Il Monte di Ragogna invece offre una vista incomparabile sul Fiume Tagliamento. E non potrei parlare di queste colline senza citare San Daniele del Friuli con il suo imponente Duomo e una tradizione gastronomica che spazia dal celebre Prosciutto di San Daniele alla gustosa trota.

Trieste e il Carso

Il castello di Miramare a Trieste
Il castello di Miramare a Trieste

Trieste, costretta in una sottile striscia di terra tra il mare Adriatico e il Carso, ha la tipicità di una città di confine e un’atmosfera asburgica che la fa sembrare sospesa nel tempo. La città offre tantissime possibilità di visita ad iniziare dall’iconica Piazza Unità d’Italia con i suoi famosi caffè e il Molo Audace. La Cattedrale di San Giusto e l’attiguo Castello dominano la città dalla cima dalla cima dell’omonimo colle, mentre il Faro della Vittoria offre una splendida vista sul Golfo. Il Museo Civico Revoltella rappresenta un punto di riferimento per il patrimonio artistico della città. Doveroso anche citare la Risiera di San Sabba, l’unico campo di sterminio nazifascista presente sul territorio italiano, da visitare per non dimenticare la storia passata.

Una visita a Trieste richiede però anche delle opportune fermate nei suoi dintorni dominati dal Carso Triestino, un altipiano roccioso calcareo caratterizzato da grotte, sentieri scavati tra le rocce e falesie che si tuffano nel Mare Adriatico. Qui il mio ipotetico itinerario dei ricordi spazia tra la bellissima Val Rosandra e la misteriosa Grotta Gigante, passando per i giardini e le architetture del Castello di Miramare e del Castello di Duino. Ma un’appassionata di camminate come me non può che concludere questa carrellata tra Trieste e il suo Carso parlando del Sentiero Rilke, una panoramica passeggiata che collega Duino con Sistiana e che si affaccia su delle spettacolari falesie.

Aquileia, Grado e la laguna di Marano

La Basilica di Grado
La Basilica di Grado – Foto Pixabay

Questa triade formata dalle località di Aquileia, Grado e Marano mi ricorda i tempi della scuola e delle gite. Ecco perché rivendendole oggi con gli occhi da adulta, riscopro un fascino e un interesse storico-naturalistico che forse in passato non avevo colto.

Aquileia con i suoi resti romani rappresenta uno dei più importanti siti archeologici dell’Italia Settentrionale. La Basilica contiene al suo interno dei mosaici che reputo tra i più spettacolari che io abbia mai visto sia per estensione che per grado di conservazione. Il porto fluviale e il Foro Romano ne completano la visita.

Grado è una città balneare che sorge su di un’isola tra la l’omonima laguna e il mare. Ha un centro storico ben preservato in cui spicca la Basilica di Sant’Eufemia con il Battistero. Piacevoli anche le possibilità di passeggiate sul mare.

Allo stesso modo, la Laguna di Marano, confinante con la Laguna di Grado, è un’area di grande valore naturalistico ed è punteggiata dai tipici casoni, costruzioni ad uso dei pescatori fatte di canna e legno. Imperdibile un giro in motonave con una sosta golosa (naturalmente a base di pesce) in un casone.

Il Collio Friulano e le valli del natisone

Itinerario in Friuli Venezia Giulia - Il collio friulano in autunno
Il collio friulano in autunno

Se ci sono due luoghi in Friuli che mi affascinano ma che non conosco perfettamente, questi sono il Collio friulano e le Valli del Natisone.

Il Collio Friulano è un’area collinare dove si producono vini di ottima qualità e riconosciuti a livello mondiale. Si sviluppa dalle colline di San Floriano fino quasi alle campagne di Cividale passando per la località di Vencò. Panoramicamente parlando queste colline coltivate a vigneti e i borghi che le punteggiano sono molto suggestivi. Gastronomicamente parlando questo è il paradiso per gli appassionati di vino e gli amanti del buon cibo.

Le Valli del Natisone invece si sviluppano da Cividale verso la Slovenia e, come dice il nome, seguono il corso dell’omonimo fiume. Qui la natura la fa da padrona e le tradizioni locali hanno una forte influenza slava. L’apice di quest’area è sicuramente il Monte Matajur, dalla cui cime nei giorni sereni è possibile vedere il mare.

Ad unire geograficamente il Collio Friulano con le Valli del Natisone, c’è la cittadina di Cividale con il suo Ponte del Diavolo, antica capitale longobarda e oggi bel borgo turistico ai piedi delle montagne friulane. Qui ci torno ogni volta che posso: amo passeggiare tra le sue viette, affacciarmi sul fiume Natisone e percorrere la strada che porta allo splendido Tempietto Longobardo. Oltre, naturalmente, a provare le specialità locali nei numerosi ristoranti dentro e fuori la città.

Cividale e il ponte del Diavolo
Cividale e il ponte del Diavolo

Il Tarvisiano, La Carnia e le Dolomiti Friulane

Lo Staipo da Canobio a Forni Avoltri in Carnia
Lo Staipo da Canobio a Forni Avoltri in Carnia

Se mi chiedessero di scegliere l’area montuosa friulana che preferisco, avrei dei seri problemi. Il Tarvisiano, la Carnia e le Dolomiti Friulane sono tre zone montuose molto belle che presentano ognuna delle peculiarità che le rendono uniche.

Il Tarvisiano, che comprende l’estremo lembo di territorio a nordest del Friuli Venezia Giulia, conta con dei gruppi montuosi come il massiccio dello Jôf Fuârt e Montasio e il gruppo del Mangart che sono il sogno di ogni appassionato di trekking. Per non parlare degli splendidi laghi di Fusine o dell’incantevole Val Saisera.

Se ami le passeggiate in montagna, leggi il resoconto della mia escursione al Rifugio Pellarini dalla Val Saisera.

La Carnia invece occupa la parte nordoccidentale del Friuli Venezia Giulia e, oltre che per le sue montagne (qui troviamo il Monte Coglians, la vetta più alta della regione), è conosciuta per alcuni borghi molto belli. Sauris, Pesariis e Sutrio sono solo alcuni esempi. In questa zona, inoltre la gastronomia locale è molto sviluppata: la cucina carnica ha un carattere molto peculiare e si possono trovare prodotti tipici di ottima qualità, come ad esempio il Prosciutto di Sauris o la Zahre Beer, sempre di Sauris.

Ti incuriosisce questa zona? Leggi il mio articolo dedicato alle vacanze in Carnia o scopri i miei trekking: come raggiungere i Laghi D’Olbe da Baita Rododendro o la salita al Rifugio Lambertenghi-Romanin e al Lago Volaia da Collina.

Le Dolomiti Friulane infine sono un gruppo di montagne proprio a sud della Carnia, al confine con il Veneto il cui simbolo è sicuramente il Campanile di Val Montanaia (cima molto conosciuta tra gli appassionati di montagna). Tra i borghi presenti nell’area merita una citazione Erto e Casso, resi amaramente celebri dalla diga del Vajont. Non si può visitare questa zona senza passare per lo smeraldino Lago di Barcis.

Se ami le passeggiate con le ciaspole, leggi il mio racconto della salita al Rifugio Giaf da Forni di Sopra.

I laghi di Fusine nel Tarvisiano
I laghi di Fusine nel Tarvisiano – foto Pixabay
GLI INDISPENSABILI 
Spesso mi viene chiesto che cosa mettere in valigia per un viaggio in Friuli Venezia Giulia. Generalizzare è difficile, ma io non potrei mai fare a meno di queste cose:
– la guida Lonely Planet dedicata al Friuli Venezia Giulia
– una lettura per scoprire gli aspetti meno conosciuti della regione: 101 cose da fare in Friuli almeno una volta nella vita
– le mie scarpe da trekking Tx4 La Sportiva
– una mantella o un ombrello da viaggio per ripararsi dalle frequenti piogge

Il significato di questo itinerario in Friuli Venezia Giulia

Itinerario in Friuli Venezia Giulia - Il Friuli collinare
Il Friuli collinare – foto Pixabay

Concluso questo personale viaggio tra i miei ricordi friulani, emerge chiaramente il forte legame tra quelli che sono i miei interessi e l’immenso patrimonio artistico, naturale e gastronomico che offre la mia Regione.

Un’appassionata della montagna come me potrebbe passare un’intera estate a percorrere i sentieri delle montagne friulane. Per non parlare dei luoghi naturali: se solo penso a quante grotte, laghi e parchi devo visitare, non mi capacito. Infine, ma non meno importante, io dedico sempre un’attenzione particolare al rapporto tra cibo e territorio. Bene, in Friuli Venezia Giulia tra prodotti tipici, ricette tradizionali e ristoranti c’è da perdere la bussola.

Ecco perché questo ipotetico itinerario in Friuli Venezia Giulia non vuole rimanere un percorso astratto sulla carta, ma presto si trasformerà in un vero e proprio progetto. A breve infatti tornerò a casa e ci rimarrò per alcuni mesi. Mesi che voglio dedicare alla riscoperta del territorio e delle sue peculiarità. Seguimi e ti porterò a visitare tutte le bellezze citate in questo articolo.

PER APPROFONDIRE
Vuoi saperne di più sulla cucina tipica? Leggi il mio articolo dedicato ai piatti della cucina friulana.
Se invece vuoi vedere le mie foto a tema Friuli Venezia Giulia su Instagram segui #fvgdelcuore .Se hai bisogno di maggiori informazioni per organizzare la tua vacanza, visita il sito ufficiale del Turismo in Friuli Venezia Giulia

 

 

 

 

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8 commenti

  1. Bene in tutta questa descrizione non avete nominato una volta una Gorizia. Una vergogna!

    1. Buongiorno Gianfranco, benvenuto nel mio blog, a casa mia, dove io scrivo le mie personali esperienze di viaggio. Come dice il titolo del mio articolo, io parlo dei mei luoghi del cuore in Friuli Venezia Giulia. Assolutamente personali, altrimenti invece che un blog di viaggi scriverei una guida turistica ufficiale. Invece di accusarmi di vergogna, mi suggerisca cosa vedere a Gorizia. Sarebbe un modo più costruttivo di proporsi. Grazie.

  2. Questa estate, pandemia permettendo, pensavamo di partire da Roma e arrivare in Slovenia passando prima però per un bel giro nel Friuli, che conosciamo ancora molto poco. Questo itinerario è perfetto sotto ogni aspetto! Ci sarà di grande aiuto e ispirazione. Grazie!

    1. Se poi avete bisogno di altre informazioni sapete dove trovarmi! 😉

  3. Io non sono mai stata in Friuli, ma è da un po’ che mi stuzzica tantissimo! Voglio assolutamente visitare Trieste, la Carnia e le Dolomiti Friulane, mi ispirano tantissimo le zone che hai descritto di queste montagne! Sembra bellissimo anche il lago di Barcis! Credo proprio che quest’estate un bel tour friulano non me lo toglierà nessuno 🙂

  4. Ma che meraviglia! Sfortunatamente ho visto solo la spettacolare Trieste. Spero davvero di poter recuperare presto, un sito più bello dell’altro.

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