La Val di Fassa è un luogo magico per tutti gli amanti della montagna, in particolar modo per me che ho deciso di trascorrervi un’intera stagione estiva, il cui ricordo rimarrà sempre nella mia memoria come un’esperienza unica. Sono stati mesi intensi in cui ho imparato a conoscere ogni sentiero, ogni rifugio e ogni angolo di questo paradiso. Se c’è una cosa però che mi ha piacevolmente sorpreso della Val di Fassa sono le sue valli minori o secondarie, chiamate tali solo per le dimensioni, non di certo per la loro bellezza. Oggi parlerò della magica, ma forse sottovalutata, Val Monzoni che conta con alcune delle più belle cime della Val di Fassa.
La Val Monzoni è una valle secondaria della Val di Fassa, adiacente alla più frequentata Val San Nicolò. Si tratta di una valle molto stretta nel suo tratto iniziale che poi si apre per permettere alla vista di spaziare verso le suggestive cime del Sasso delle Undici, del Sasso delle Dodici e di Punta Alochet. Qui le possibilità di camminate sono numerose. Io ho scelto di raccontare le mie escursioni per raggiungere il Rifugio Taramelli e il Rifugio Vallaccia, due autentici rifugi di montagna molto diversi tra loro, ma bellissimi nella loro unicità.
come raggiungere la val monzoni

La Val Monzoni si può raggiungere in diversi modi, sempre partendo da Pozza di Fassa.
Fino all’estate 2018, da Pozza di Fassa era possibile percorrere con la propria auto un tratto della strada che, passata Malga Crocifisso, arriva a Malga Monzoni. Si poteva parcheggiare in uno spiazzo sulla sinistra (circa 900 metri dopo Malga Crocifisso) e da qui si proseguiva a piedi lungo la carrareccia asfaltata che prosegue fino alla Malga Monzoni (1862 m).
Alla fine di ottobre 2018, la tempesta Vaia ha colpito severamente la Val Monzoni. A causa degli alberi caduti e della necessità di trasportarli a valle, si è deciso di vietare l’accesso alle macchine. Con la strada limitata al traffico, si può arrivare in macchina da Pozza di Fassa fino alla località Vidor e le possibilità per raggiungere la valle sono due:
- proseguire a piedi dal parcheggio
- parcheggiare l’auto in località Vidor e prendere un bus navetta fino alla Malga Monzoni
Per informazioni più dettagliate sulle modalità di accesso alla valle, gli orari e i prezzi del bus navetta è possibile consultare la pagina dedicata nel sito ufficiale della Val di Fassa.
Salire a piedi da Pozza di Fassa a Malga Monzoni
La mia escursione in Val Monzoni inizia dal parcheggio in località Vidor. Da qui io decido di non utilizzare il bus navetta, ma scelgo di salire a piedi. Le possibilità sono due: o si segue la strada asfaltata o si prende la strada carrareccia che si stacca sulla destra prima del ponte sul rio San Nicolò e che si ricongiunge con la strada asfaltata poco prima di Malga Crocifisso.
Dalla Malga Crocifisso si segue la strada fino al bivio dove la Val San Nicolò e la Val Monzoni si dividono. Qui si mantiene la destra e si inizia a salire la strada asfaltata con una pendenza moderatamente costante intervallata da qualche tratto più ripido. Inizialmente il percorso si svolge all’interno del bosco (quindi sempre abbastanza ombreggiato) per poi aprirsi in prossimità della Malga Monzoni.
Lungo la strada vale la pena fare due brevi soste. Il primo punto di interesse è il ponte sopra la forra dei Monzoni, un bellissimo e impressionante canyon scavato dall’impetuoso scorrere del torrente sottostante. La seconda sosta consigliata è presso il bosco di abeti segnalato da un cartello informativo. Sembra che il legno di questi alberi sia così performante da essere stato usato anche da Stradivari per la costruzione dei preziosi violini.
La distanza da percorrere tra il parcheggio in località Vidor e la Malga Monzoni è di circa 4 chilometri, mentre il dislivello è di circa 450 metri.
Una volta raggiunta Malga Monzoni si potrà decidere se proseguire verso il vicino Rifugio Taramelli o raggiungere con una camminata più lunga il Rifugio Vallaccia. Entrambe le opzioni sono interessanti e permettono di godere di una vista bellissima sull’intera Val Monzoni. In entrambi i casi il sentiero è un sentiero di montagna facile che sale nel bosco prima e su prati poi.
Dalla Malga monzoni al rifugio taramelli

Il Rifugio Taramelli con la sua caratteristica forma a cubo è uno dei più antichi rifugi del Trentino. Costruito con mura di sassi a vista, sorge su un balcone naturale dal quale si può godere di un panorama che spazia su tutta la Val Monzoni e oltre. Io sono salita al Rifugio Taramelli in una giornata con un cielo terso e da lì ho potuto vedere anche il gruppo del Catinaccio con il rifugio Antermoia.
Per raggiungere questo rifugio, dalla Malga Monzoni si prende il sentiero con segnavia 603 che percorre la valle e si inizia a salire in moderata pendenza. Lasciato sulla destra il bivio dal quale si stacca il sentiero che porta al Rifugio Vallaccia, si continua dritti. Attraversato il corso di un torrente, si risalgono due tornantini che portano al gradino roccioso su cui si erge il Rifugio Taramelli.
Il rifugio si trova a 2046 metri di quota, per cui la camminata per raggiungerlo dalla Malga Monzoni richiede circa una trentina di minuti per colmare il dislivello di circa 180 metri.
Una curiosità: durante il periodo di apertura il Rifugio Taramelli si avvale della collaborazione di volontari che si alternano sotto forma di gruppi di lavoro settimanali. Un modo interessante per molti ragazzi di vivere un’esperienza di lavoro in montagna.
DOVE DORMIRE IN VAL DI FASSA? La Val di Fassa per me è una valle davvero speciale perché da Moena a Canazei, da Vigo di Fassa a Pozza di Fassa, senza dimenticare Campitello, offre tantissime possibilità di alloggio. Dall’appartamento all’agriturismo, dall’hotel al maso in quota, ogni volta che devo prenotare una vacanza in zona non riesco mai a decidermi. Ecco alcune tra le mie strutture preferite: – lo Chalet Aster a Moena – il Garni Stella Alpina a Canazei – il Majon d’Aisciuda a Vigo di Fassa |
Dalla malga monzoni al rifugio vallaccia

L’altra valida alternativa per una passeggiata da Malga Monzoni è raggiungere il Rifugio Vallaccia, una bellissima costruzione di pietra e legno a 2275 metri di quota ai piedi del Sasso delle Undici.
La salita al rifugio si sviluppa su di un facile sentiero (anche se in brevi tratti piuttosto ripido) e la fatica verrà ripagata da una magnifica vista sulla Val Monzoni e sulla parete sud della Marmolada. Qualora la vista non fosse sufficiente a ripagare lo sforzo, si può sempre optare per uno dei buonissimi piatti proposti dalla cucina del rifugio. Io ho un debole per i canederli, ma anche lo strudel è buonissimo.
Relativamente al percorso per raggiungere il Rifugio Vallaccia, si parte da Malga Monzoni lungo il sentiero con segnavia 603 che porta al rifugio Taramelli. Al primo bivio che si incontra sul cammino si girerà a destra seguendo il sentiero con segnavia 624. Nel primo tratto il sentiero sale nel bosco in modo piuttosto ripido, per poi attraversare degli ampi prati punteggiati da piccoli masi.
Dalla Malga Monzoni è possibile raggiungere il Rifugio Vallaccia in un’ora e 15 minuti, percorrendo un dislivello di circa 400 metri.
sentieri alternativi in val monzoni

La Val Monzoni, oltre alle due brevi passeggiata che ho appena descritto, offre numerose possibilità di escursioni, spesso impegnative ma molto appaganti.
Una prima idea potrebbe essere quella di creare un giro circolare che passa per entrambi i rifugi sopracitati. In pratica si tratterebbe di partire sempre da Malga Monzoni e raggiungere il Rifugio Taramelli. Da qui prendere un sentiero che a mezza costa porta verso il Rifugio Vallaccia per poi ridiscendere a Malga Monzoni. Il tratto di sentiero che collega i due rifugi richiede circa un’ora e 15 minuti per essere percorso.
Un’altra classica variante è la salita della Cima Undici partendo dal Rifugio Vallaccia. Si tratta di un’escursione breve, di circa 45 minuti, che permette però di godere di un panorama straordinario.
Dal Rifugio Taramelli con un sentiero molto panoramico si può raggiungere il Rifugio Bergvagabunden al Passo delle Selle e rientrare per la stessa via dell’andata.
GLI INDISPENSABILI Per affrontare questa escursione in Val di Fassa, ci sono alcune cose di cui non posso fare a meno: – la Cartina Tabacco 06 che riporta tutti i sentieri delle escursioni in Val di Fassa – il libro Val Di Fassa. Sentieri nella natura. – il mio zaino da 25 litri della Salewa – le mie scarpe da trekking Tx4 La Sportiva |
val monzoni o val san nicolò? tanta bellezza, due valli diverse

A chi mi pone la fatidica domanda “Val Monzoni o Val San Nicolò?” io rispondo sempre entrambe. E lo dico pensandolo veramente: entrambe le valli sono molto belle, ma di una bellezza molto diversa, per cui vale la pena visitarle per conoscerne le differenze.
La Val San Nicolò è una valle molto lunga che permette facili camminate in leggera pendenza e offre numerose possibilità di ristoro tra le sue baite. Per questo è adatta a tutti, anche a coloro che non hanno esperienza di montagna. D’altra parte però questa facile accessibilità la rende una valle molto frequentata e, soprattutto in alta stagione, non proprio silenziosa.
La Val Monzoni invece è una valle più corta che non offre molte possibilità di passeggiate di fondo valle. I percorsi per raggiungere i due principali rifugi della valle sono delle vere e proprie escursioni di montagna, molto facili e perfette per chi sta prendendo confidenza con questo ambiente. Anche il Taramelli e il Vallaccia sono rifugi di montagna, luoghi autentici, e non ristoranti in quota per cui è consigliabile adeguare le proprie aspettative per godere al massimo dell’esperienza.
In Val monzoni con un neonato: passeggino o zaino porta-bimbo?

Se hai letto il mio articolo, il messaggio ti sarà chiaro: per intraprendere le escursioni in Val Monzoni è richiesto uno zaino porta-bimbo. Anche se la strada che collega il parcheggio in località Vidor con la Malga Monzoni è asfaltata, non è pensabile percorrerla con il passeggino a causa di alcuni tratti in pendenza e certi tratti con fondo sconnesso.
PER APPROFONDIRE Se stai programmando una vacanza in Val di Fassa, ti potrebbero essere utili anche questi articoli: – la passeggiata al rifugio Fuciade – il giro delle malghe della Val Venegia – l’escursione ad anello in Val San Nicolò – l’escursione al Rifugio Alpe di Tires attraverso la Val Duron – la salita al Lago di Antermoia attraverso la Val Duron – al Rifugio Viel Dal Pan da Passo Pordoi Se ami il Trentino Alto Adige in generale, vieni a scoprire anche le mie escursioni in Val Gardena Se vai in montagna con un bambino e cerchi ispirazione, leggi le mie escursioni con passeggino o zaino-portabimbo. |
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Che voglia di una bella passeggiata in montagna, a contatto con la natura. Lo desidero ora più che mai!
Queste due escursioni sembrano davvero belle! Non vedo l’ora di poter tornare a viaggiare e a immergermi nella natura… Quanto mi manca!
Tra le cose che più mi appassionano, da sempre, c’è sicuramente il trakking in montagna, in estate. Non ho mai completato i percorsi indicati da te, ma mi ispirano molto. Questa estate, se saremo finalmente liberi di viaggiare, credo ne aproffitterò sicuramente per scoprire l’Italia, e anche per questo penso proprio che ricontrollerò a più riprese il tuo articolo per non scordarmi anche di queste due escursioni!
adoro i paesaggi alpini, adoro il fresco, il buon cibo dei rifugi e le lunghe passeggiate per i sentieri. le nostre dolomiti sono una meraviglia
In questi giorni mi stavo chiedendo quando si potrà ricominciare a viaggiare e nell’ipotesi che inizialmente non sarà possibile uscire dai confini nazionali, ho iniziato a fare una lista mentale dei posti che vorrei vedere in Italia. La Val di Fassa rientra tra questi, complice tra l’altro un thriller che ho letto un paio di settimane fa ambientato da quelle parti. Mi piacciono le camminate in montagna, mi piace la tranquillità, l’aria fresca e il cibo dei rifugi, quindi farebbe proprio per me!
Adesso però voglio sapere autore e titolo del libro! 😉
Che paesaggi splendidi e chissà che gioia poter tornare su quei sentieri una volta che avremo trovato di nuovo la nostra libertà!
Sono stata in quelle zone a Dicembre… e si ghiacciava !! Ho visitato l’arte sella (il percorso più breve). Penso che in estate un piccolo trekking lo farei volentieri. Grazie per la dritta
Lo ammetto, sono pigra da far paura, ammiro chi si fa le scarpinate in montagna, raramente mi si convince ma tu, ci saresti riuscita!
Davvero? Mi fa piacere! Allora appena finisce la quarantena prepara gli scarponi e ti aspetto!