In questo periodo sto iniziando ad organizzare i miei prossimi viaggi. Passo interi pomeriggi tra computer, guide di viaggio e quaderno per gli appunti costruendo itinerari, cercando alloggi e pianificando gli spostamenti. In tutto questo fare e disfare mi sono fermata un attimo e ho riflettuto sul fatto che in questa fase di programmazione utilizzo pochissimo i siti turistici istituzionali. Ovvero i siti ufficiali di marketing territoriale che si occupano di promuovere una determinata destinazione, sia essa una città, una regione o uno stato. E non credo di essere l’unica. Perché succede questo quando proprio questi siti dovrebbero essere i principali referenti per una specifica località turistica?
Se segui il mio blog da un po’ saprai che a volte mi piace fermarmi e riflettere su come faccio una cosa. Sul perché mi porta a fare questa cosa in un determinato modo. Soprattutto su cosa posso cambiare per migliorare. Non solo nella vita di ogni giorno, ma anche nel mio rapporto con i viaggi. Insomma mi sto riferendo a quella che io amo chiamare la mia filosofia da viaggio.
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Quello che non va con i siti turistici istituzionali

Al giorno d’oggi noi viaggiatori abbiamo a disposizione un numero pressoché illimitato di risorse per organizzare un viaggio. Siti che ci permettono di trovare le migliori offerte di voli, di hotel, di appartamenti e quant’altro. Online è possibile trovare migliaia di esperienze di viaggio raccontate in prima persona. I blog prima di tutto, ma anche recensioni e diari di viaggio. Io per prima quando ho scritto il mio articolo sugli strumenti che utilizzo nella pianificazione di un itinerario di viaggio ho dedicato uno spazio molto limitato ai siti turistici istituzionali.
A volte, mentre sto organizzando un viaggio, non ci penso proprio a consultare il sito turistico ufficiale della località che ho scelto. Solo mentre cerco informazioni specifiche mi può capitare di finire sul sito turistico ufficiale della località in questione perché esce tra i primi risultati di ricerca su Google. Questo aspetto bisogna riconoscerlo. I siti turistici istituzionali godono sempre di un ottimo posizionamento sui motori di ricerca, anche se Booking o Tripadvisor rimangono sempre dei concorrenti agguerriti.
All’inizio della diffusione dell’utilizzo di internet i siti turistici istituzionali erano semplicemente una vetrina statica ed impersonale dedicata ad una destinazione turistica. Nella maggior parte dei casi l’intero sito veniva creato più considerando la necessità di essere presente online che la reale utilità per l’utente che andava poi ad utilizzarlo.
In seguito questo approccio si è andato modificando e i siti turistici istituzionali (nella maggior parte dei casi) si sono saputi evolvere ed avvicinare alle esigenze dei viaggiatori. Nonostante i miglioramenti in termini di usabilità e di grafica, sono rimasti però alcuni limiti in termini ad esempio di aggiornamento delle informazioni o nella gestione delle richieste degli utenti.
…ma qualcosa è cambiato

Devo sicuramente riconoscere che negli ultimi anni i siti istituzionali di molte destinazioni turistiche hanno fatto passi da gigante in tema di attrattività agli occhi di noi viaggiatori.
Prima di tutto hanno lavorato molto sul design. Non solo grazie a grafiche moderne, ma anche a menù facilmente navigabili, a una notevole presenza di video e di immagini d’effetto. In secondo luogo, molti siti istituzionali hanno capito l’importanza delle visite ricevute dagli smartphone. Hanno quindi reso la propria grafica adatta a questi strumenti. Infine alcune destinazioni turistiche hanno capito appieno l’importanza dei canali social e hanno assunto delle persone con competenze nel settore. Queste figure sono state capaci di costruire delle vere e proprie campagne di comunicazione in grado di avvicinare il visitatore alla destinazione stessa.
i siti turistici istituzionali che ho utilizzato per organizzare i miei viaggi

Ci sono due siti turistici istituzionali che ho utilizzato per organizzare le mie vacanze e che mi hanno aiutato tantissimo. Il primo è il portale della Val di Fassa e il secondo quello della Val Gardena. Ho utilizzato entrambi i siti per cercare un alloggio. Cercavo un appartamento da affittare per l’intera stagione estiva. Né Booking.com né Airbnb mi sono stati d’aiuto perché le pochissime soluzioni proposte avevano prezzi davvero esorbitanti. Sia nel sito della Val Gardena che in quello della Val di Fassa viene offerta la possibilità di inviare una richiesta collettiva alle singole strutture ricettive che, se hanno disponibilità, ti rispondono direttamente via email. Questo è un ottimo esempio di come un sito turistico istituzionale riesca ad essere efficace offrendo uno strumento che al viaggiatore è molto utile perché lo mette in contatto con piccole strutture a gestione familiare che non sono presenti nei canali classici.

i siti turistici istituzionali che non ho (per il momento) utilizzato ma che mi fanno sognare
Ci sono poi alcuni siti turistici istituzionali che hanno saputo attirare la mia attenzione grazie a delle originali campagne di marketing territoriale. Non vedo l’ora di poterli utilizzare per programmare i miei viaggi o semplicemente per farmi ispirare. Ora ti racconto quali sono e il perché mi hanno colpito.
Tourism Ireland
Il sito ufficiale del turismo irlandese negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in termini di coinvolgimento del potenziale visitatore. A partire dalla campagna “Fill your heart with Ireland” (tradotto in italiano come “Irlanda. Dritto al cuore”) che è stata lanciata nel dicembre del 2018 ma che continua tuttora ad avere successo. Discover Ireland ha voluto mostrare come l’Irlanda sia un luogo di avventura e come le esperienze vissute in viaggio siano in grado di coinvolgere i visitatori ad un livello davvero profondo. Quindi hanno collegato un cardiofrequenzimetro a una coppia di sposi e li hanno lasciati liberi di esplorare, catturandone i momenti emozionanti, sinceri e unici. Un’idea originale e di grande impatto nella sua semplicità.
discover Hong Kong
Due anni fa ho scoperto il sito turistico di Hong Kong grazie ad una divertente campagna di marketing turistico. Hong Kong Tourism Board in collaborazione con Timelooper ha creato un viaggio all’indietro nel tempo che, come puoi vedere nel video qui sopra, permette di vedere la Hong Kong degli anni ’60 e degli anni ’80.
Dopo aver visto questo video su You Tube, ho voluto approfondire e ho vistato il sito ufficiale rimanendone piacevolmente sorpresa. Nonostante Hong Kong non sia nella top list delle mie prossime destinazioni, trovo che il sito ufficiale sia molto efficace nel coinvolgimento del visitatore. Offre infatti tantissime informazioni aggiornate su cosa vedere e cosa fare, ma soprattutto per un’amante come me delle cucine dal mondo, dedica tantissimo spazio alla gastronomia locale.
New Zealand
L’ente turistico della Nuova Zelanda secondo me è stato fin dall’inizio un passo in avanti rispetto alle altre destinazioni turistiche. Il sito 100% Pure New Zealand è un sito ricco di informazioni interessanti e utili alla pianificazione di un viaggio che negli anni ha saputo evolversi per rispondere alle esigenze di un mondo digitale in continua trasformazione.
Anche a livello di coinvolgimento emozionale questi neozelandesi sono bravissimi. Ne è un esempio la campagna #GetNZonYourMap, di cui ho pubblicato il video. Lo spot pubblicitario in stile giornalistico cerca di rispondere alla domanda “perché la Nuova Zelanda viene lasciata fuori dalle mappe del mondo?” il tutto in chiave umoristica e investigativa. L’attore neozelandese Rhys Darby nel video della campagna cerca di venire a capo della cospirazione che coinvolge prima il Primo Ministro neozelandese e in seguito il cantante Ed Sheeran. Dopo aver seguito diverse strade senza trovare una soluzione, Darby decide di ascoltare il regista Peter Jackson che determina che la soluzione è quella di creare una mappa propria e posizionare la Nuova Zelanda abilmente al centro della “Terra di Mezzo”. Poiché la Nuova Zelanda è notoriamente il luogo è stata girata la Triologia del Signore degli Anelli, questa è una vera e propria allusione a una delle più grandi attrazioni turistiche del Paese. Questa campagna mi ha colpito perché è divertente e riesce ad attrarre l’interesse del viaggiatore senza svelare troppo.
Ora la parola passa a te…
Quanto utilizzi i siti turistici istituzionali nella programmazione dei tuoi viaggi? Hai dei siti preferiti che ti hanno colpito per una foto, un video o uno strumento utile nella pianificazione del viaggio? Sono curiosa!
Ho scritto anche altri articoli relativi alla programmazione del viaggio. Eccoli qui:
– come scegliere un ristorante evitando le trappole per turisti
– 10 consigli per prenotare un appartamento per le vacanze
– mai fidarsi dei consigli di viaggio altrui
– gli strumenti da utilizzare per pianificare un viaggio
– come risparmiare sulla prenotazione di un hotel
Interessante le esperienze che citavi della Val Gardena e della Val di Fassa… L’impressione è che in Italia forse de anche per motivi culturali i siti istituzionali rischino di mantenere un approccio quasi da “museo”, che non paga oggi che il viaggiatore ha a disposizione una miniera di info dinamiche come internet.
Di recente avendo scritto sul mio viaggio nell’Ovest degli Usa mi sono riguardata i siti dei parchi: veramente belli e ben fatti, accattivanti da un punto di vista grafico con video foto, ma anche molto accurati nella descrizione di itinerari e ovviamente attenzione alla sicurezza che in quei territori è fondamentale
Un saluto
Gypsy
Grazie per la tua testimonianza. I parchi degli Stati Uniti sono un ottimo esempio di come si possa costruire un’efficace strategia di marketing territoriale partendo dalle bellezze naturali. Sono sulla mia lista dei prossimi viaggi!
Io invece, dopo aver fatto una programmazione di massima e quindi più o meno individuato le località che vorrei visitare, ricerco appositamente i siti dell’ufficio del turismo attraverso i quali spesso richiedo brochure e mappe aggiuntive.
Molto interessante questo articolo, anche io non mi affido quasi mai ai siti istituzionali ma cerco informazioni ed ispirazioni per lo più fa blog di viaggio o tramite i social 😘
Tra il tuo post e i commenti, gli operatori di marketing turistico avrebbero un sacco di spunti di riflessione. Anch’io come te ho notato grandi passi negli ultimi anni, e concordo sul sito della Nuova Zelanda che conosco abbastanza bene. Anche i siti australiani, se mai ti capitasse di consultarli, sono fatti benissimo secondo me!
Confesso di essere stata indecisa fino all’ultimo sul citare la Nuova Zelanda o l’Australia!
Concordo con te: alcuni siti istituzionali sono poco utili e altri fanno sognare. Io li utilizzo per lo più per reperire informazioni sui musei e purtroppo ce ne sono ancora troppi “vecchio stile”
Io li utilizzo poco, se non per le info tecniche come orari, prezzi, etc.
Mi affido molto ai travel blog ed altri siti di viaggio, per capire cosa vedere e fare.
Se dovessi pensare a uno in particolare, mi viene in mente quello di Livigno, in cui sarei voluta andare a luglio. Lo stavo giusto consultando poco prima che succedesse il caos con il Coronavirus. Spero che tutto passi al più presto e di poterlo organizzare questo viaggetto!
Condivido quello che dici in termini di marketing turistico. Anche se credo che molte realtà istituzionali stiano cercando di migliorare la propria comunicazione. A proposito, il sito ufficiale dell’Irlanda… Lo adoro!
Credo di non aver neanche mai dato un’occhiata ai siti turistici istituzionali perché parto con la convinzione che non troverò nulla. Sono rimasta ferma ad anni fa mi sa e quindi ho perso interesse. Infatti non avevo idea che alcuni siti istituzionali fossero diventati davvero informativi.
Neanche io uso spesso i siti istituzionali, in molti casi li trovo poco pratici.
Devo però dire che il sito ufficiale della Polinesia Francese, Tahiti Tourisme, mi ha aiutato molto per l’organizzazione del mio recente viaggio, grazie a una sezione di brochures scaricabili molto completa e interessante, infatti la consiglio a tutti.
Grazie per il suggerimento! Ora vado a dare una sbirciatina. 😉
In effetti hai ragione: i siti istituzionali non sono molto utili quando si organizza un viaggio, anche se servono a dare un’infarinatura di massima. Poi, se devo essere onesta, quando organizzo un viaggio la prima cosa che faccio è andare sul sito di alcune travel blogger fidate e cerco la mia destinazione per vedere se posso trarre qualche spunto più utile. E il più delle volte devo dire che trovo tutto quello che mi serve.
Mai utilizzati ed anche io ci capito ogni tanto per errore. Sono spesso dozzinale e forniscono informazioni scarne ed impersonali. La cosa che più mi infastidisce è che spesso non sono nemmeno aggiornate le news sugli eventi.
Ammetto di non utilizzarli per niente! Se non nel caso in cui ci siano delle informazioni precise che mi servono, magari su una manifestazione (orari, parcheggi, dettagli logistici). Però secoli fa mi ricordo che scrissi all’ente per il turismo irlandese e mi spedirono per posta (posta tradizionale, non e-mail) un quantitativo di opuscoli, guide, depliant – davvero molto organizzati.
Devo ammettere di usarli davvero pochissimo perché spesso sono stati deludenti o comunque non mi hanno aiutato a cercare quello che trovavo. In particolare, mi è capitato nella fase di organizzazione di un viaggio verso una meta che non conoscevo per niente, di cercare su questi siti dei suggerimenti su dove dormire e dove mangiare e molto spesso purtroppo le strutture elencate sono i ristoranti e gli hotel di grandi catene, mentre i posti più di carattere vengono escluse. Invece trovo che il sito del turismo irlandese sia fatto molto bene – l’ho usato proprio di recente 🙂
Credo che il compito più difficile per questi siti sia proprio quello di dare spazio alle realtà turistiche locali, anche le più piccole. Proprio per questo ho apprezzato i siti della Val Gardena e della Val di Fassa che mi hanno messo in contatto con i proprietari di appartamenti privati che mai avrebbero trovato spazio sui grandi siti di prenotazioni alberghiere.
Stiamo organizzando il nostro viaggio di aprile e stiamo prendendo spunto anche dal sito istituzionale della regione che visiteremo (per scaramanzia non diciamo ancora quale) anche se ci sono ampi margini di miglioramento. Concordo sul discorso della grafica, i passi avanti sono notevoli!
Ciao Erica, ricordati che ti aspetto a Nerja…anche a Malaga va bene! 😉
Non diciamolo a voce alta…. Ci si vede i primi di giugno! 😉
Accidenti…mi sa che noi ci rimettiamo in viaggio tra aprile e maggio. 🙁 Siamo nel bel mezzo della definizione di un programma di viaggio che ci tenga lontano da Nerja tra maggio e ottobre perché abbiamo affittato la nostra casa ai vacanzieri estivi. Comunque a fine marzo vorremmo dedicarci all’esplorazione della provincia di Huelva passando per Siviglia. Magari coincidiamo da qualche parte!
Caspita! Noi dovremmo capitare a Malaga anche per un altro weekend, dal 17 al 19 con la speranza di fare il Caminito del Rey con Elisa di “diario di una viaggiatrice seriale”, se ancora siete in zona ci si vede! Fammi sapere se capiti a marzo, faremo il possibile per trovarci!
Io li sto usando molto ultimamente. Mi aiutano moltissimo in particolare per trovare alloggi che sui soliti motori di ricerca non si trovano (b&b in particolare). Ma anche per approfondire meglio alcuni luoghi che magari la classica guida cartacea descrive in modo generico.
Noi di recente siamo stati in Carinzia e abbiamo trovato moltissime informazioni utili sui siti istituzionali, davvero c’è chi lo sta facendo bene!!
A giudicare dalla varietà di proposte turistiche, in Carinzia sembrano davvero ben organizzati. Ora vado a dare un’occhiata ai siti istituzionali austriaci, non ce li ho davvero presenti! Grazie per il suggerimento!