Andalusia e Natale sono due parole che mai avrei usato nella stessa frase prima di trasferirmi in Spagna. Soprattutto per il clima. Come si può pensare di scartare i regali di fronte al caminetto con una temperatura esterna di 20 gradi e le palme fuori dalla finestra? Eppure passare un Natale in Andalusia potrebbe rivelarsi una sorpresa e anche un’occasione per godere di qualche calda giornata di sole.
Sebbene il clima non aiuti a creare l’atmosfera, il Natale è una festività che gli andalusi vivono con molto coinvolgimento. Soprattutto se i festeggiamenti contemplano canti e balli e una quantità considerevole di dolci. Vediamo allora nel dettaglio cosa succede a Natale in Andalusia.
Le luminarie del Natale in Andalusia

Se vivi in Andalusia, ti rendi conto che il Natale sta arrivando verso fine novembre. In questo periodo, infatti, tutte le città andaluse iniziano a brillare in modo particolare grazie all’accensione delle luci natalizie.
E quando gli andalusi vogliono fare le cose in grande, ci riescono senza grosse fatiche. Ecco allora che Malaga, Siviglia, Cordoba, Cadice e Granada si vestono a festa tingendosi di luce e colori.
L’illuminazione natalizia più scenografica è senza dubbio quella di Malaga che ogni anno cambia il tema e che attrae migliaia di visitatori spagnoli e stranieri. Le luci di Natale a Malaga si accendono verso fine novembre e si spengono con l’Epifania. La centralissima Calle Larios è stata trasformata in un bosco incantato adornato con soli, angeli e foglie di metacrilato in modo che queste figure possano risplendere sia di giorno che di notte. Uno spettacolo grandioso che si compone di 22 arcate lungo l’intera via per un totale di 730.000 luci che ogni giorno alle 18.30, 20.00 e 21.30 daranno vita ad un’animazione musicale. Per tre volte al giorno la città verrà invasa dalle note di “Jingle bell rock” di Hilary Duff, “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey, “En Navidad” con Javián, Alex, David Bustamante e Academia OT, “Never Back Down” di Two Steps From Hell.
I dolci natalizi

A Natale in Andalusia le pasticcerie profumano di dolci tipici di Natale. I dolcetti di marzapane, i “piñonates” (biscottini con i pinoli), i torroni, le mandorle caramellate e quelle tostate, gli immancabili “mantecados” (biscotti fatti con lo strutto di maiale) accompagnati dai “polvorones” (piccoli dolci di pasta frolla con le noci), i “pestiños” (una specie di cannolo di pasta fritto in olio d’oliva e glassato con miele) popolano le vetrine dei negozi e le dispense degli andalusi.
Se però mi chiedessero di scegliere un dolce per rappresentare il Natale non avrei dubbi: sceglierei il “Roscón de Reyes”, una ciambella di pasta dolce decorata con glassa e frutta candita e ripiena di crema, cioccolata, marmellata o panna. Diciamo che il Roscón de Reyes sta agli andalusi come il panettone sta ai milanesi. Apro un inciso: qui il panettone fino a qualche anno fa era sconosciuto, solo recentemente alcuni supermercati hanno iniziato a venderlo, ma lo fanno più per i sudamericani (argentini e peruviani soprattutto) che consumano abitualmente questo dolce.
Per accompagnare tutti questi dolci ci vuole una buona quantità di liquore d’anice, vino e cannella.
Se riesci a sopravvivere all’ingestione di una discreta quantità di queste specialità natalizie senza incorrere in una crisi iperglicemica o al colesterolo alle stelle, allora guadagnerai automaticamente il grado di “andaluso ad honorem“.
GLI INDISPENSABILI |
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Ecco cosa non dovrebbe mai mancare nel bagaglio per una vacanza in Andalusia: – la guida della Lonely Planet dell’Andalusia – una crema solare protezione 50 – una borraccia termica da viaggio – un cappello che ti ripari dal sole cocente – un paio di sandali da trekking |
La tradizione dei presepi in Andalusia

I presepi rivestono un ruolo importante nella tradizione natalizia andalusa. Ogni città si da da fare per esporre il proprio presepe formato da centinaia di statuine decorate nei minimi dettagli. Chiese, piazze, grotte e altri luoghi singolari ospitano queste scene della natività realizzate per attirare l’attenzione del visitatore.
Non mancano nemmeno le eccezioni al classico presepe: presepi viventi, presepi giganti, presepi di materiali inconsueti, presepi fatti con il Lego o presepi animati dalla realtà virtuale. Più sono strani più meritano una visita. Ecco perché in epoca natalizia in Andalusia inizia il tour dei presepi. Tra i più visitati, il presepe di cioccolata di Rute (Cordoba) è una tradizione che si ripete da ormai 90 anni e consiste in una costruzione di 800 chili interamente realizzata con la cioccolata.
I canti e i balli del Natale in Andalusia
Inutile dire che non c’è Natale in Andalusia senza il canto e il ballo. In epoca natalizi, i centri storici delle città andaluse sono animati dai “villancicos“, i canti natalizi interpretati da gruppi di bambini ed adulti. Si tratta di canzoni allegre che raccontano la nascita di Gesù e che spesso sono accompagnate dalla musica di strumenti musicali molto elementari come le “panderetas” ( tamburelli) o i “morteros“.
La Vigilia di Natale, specie nei paesi andalusi più piccoli, la gente si riunisce con la famiglia, i vicini e gli amici per cantare e ballare la “zambomba“: canzoni spontanee che prendono il nome dagli strumenti che le accompagnano. La zambomba è una pentola di terracotta coperta da una pelle di animale attraversata nel centroda un’asta che produce un suono davvero peculiare quando viene sfregata con le mani.
DOVE DORMIRE |
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Penso che cercare dove dormire in Andalusia sia un’attività molto divertente perché questa regione spagnola offre davvero un numero vastissimo di strutture turistiche a prezzi ragionevoli. Ecco allora una selezione di strutture ricettive che offrono un ottimo rapporto tra qualità e prezzo: – Debambù Atarazanas, appartamenti nuovissimi nel centro di Malaga – BiBo Suites San Agustín, appartamenti molto curati nel centro di Granada – Patio del Posadero, boutique hotel nel centro di Cordoba – Lukanda Arenal, piccolo affittacamere molto curato nel centro di Siviglia – El Tesorillo II, curato hotel con piscina appena fuori Arcos de la Frontera – Alavera de los Baños, affittacamere con piscina e colazione inclusa nel prezzo a Ronda |
Il Gordo: l’imperdibile lotteria di Natale

Il giorno più atteso delle festività natalizie, non solo dagli andalusi ma da tutti gli spagnoli, è il 22 dicembre, giorno in cui si tiene il Sorteo de Navidad, ovvero la lotteria di Natale. “El Gordo” (il grasso) è il nomignolo con cui ci si riferisce al primo premio, ovvero all’oggetto del desiderio di milioni di spagnoli. Questa lotteria è molto popolare e ha antiche tradizioni. Si pensi solo che il primo sorteggio si è tenuto nel 1763.
Anche se non sei un giocatore, non perderti il momento del sorteggio che viene rigorosamente trasmesso in televisione e che tiene incollata allo schermo l’intera Spagna con il fiato sospeso. Il sorteggio è davvero curioso: dura circa tre ore e viene fatto dagli alunni del Colegio de San Ildefonso di Madrid che (dopo essersi strenuamente allenati per un numero indefinito di ore) cantano i numeri vincenti.
La mia opinione sul Natale in Andalusia
Premetto che non sono una persona particolarmente amante delle tradizioni natalizie. Forse proprio per questo a me piace molto trascorrere questa epoca dell’anno in Andalusia. Qui infatti ci sono luci, presepi e quant’altro ma non sono così spinti come in altre città europee a vocazione molto più natalizia.
Quindi se sei fan dei mercatini di Natale in stile tirolese, l’Andalusia non fa per te. Qui non troverai mercatini degni di questo nome. Se invece vuoi conoscere il Natale vissuto in un modo e con un clima diversi, allora prendi pure in considerazione l’Andalusia come metà per le tue prossime vacanze.
PER APPROFONDIRE |
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Vuoi avere più informazioni per organizzare il tuo tour dell’Andalusia? Ho scritto alcuni articoli sull’Andalusia in generale per raccontare tutto quello che ho imparato dopo averci vissuto per ben 12 anni tra Malaga e Nerja. – un itinerario di 10 giorni in Andalusia – l’Andalusia in auto dalla Sierra Nevada a Cabo de Gata – 6 consigli per organizzare un tour dell’Andalusia – Andalusia quando? Sempre! Parola di un’italiana che qui ci vive – Tapas spagnole, tapeo, ruta de la tapa e deviazioni varie – Vivere in Andalusia: ecco cosa mi manca (e cosa no!) Ho anche dedicato delle piccole guide o itinerari a queste località: Siviglia, Granada, Malaga, Jaen, Ronda, Tarifa, Frigiliana, Nerja, Las Alpujarras, il Caminito del Rey Infine, ho raccontato come si vivono alcune feste popolari quali: – L’Epifania in Spagna: aspettando i Reyes Magos – Il carnevale di Cadice: una grande festa andalusa – La Semana Santa: come si festeggia la Pasqua in Andalusia |
Mi è totalmente sconosciuto il Natale tipico andaluso, e sono proprio contenta di scoprire qualcosa da questo tuo articolo! 🙂 Mi piace molto il fatto che non sia troppo spinto, e che si focalizzi molto sulle tradizioni! Avevo già sentito parlare della lotteria e del Gordo, ahah! Bello, mi piacerebbe proprio, prima o poi, vivere questo momento in Andalusia!
Non sono mai stata in Andalusia ma avrei sempre voluto farlo. Anche grazie al tuo articolo non vedo l’ora di visitar questa regione speciale e, magari chissà, di tornarci anche l’anno prossimo per Natale!
Non ho mai pensato all’andalusia come una meta natalizia, mi piacciono queste tradizioni “diverse dal solito”
Nessuno pensa alle città spagnole quando si tratta di scegliere una città da visitare nel periodo natalizio ma mi hai confermato che l’atmosfera natalizia si respira anche lì!
Io sono stata a Madrid un dicembre di qualche anno fa e mi avevano colpito molto sia le luminarie, sia i mercatini
Il Natale è un meraviglioso periodo per l’Andalusia, l’ho provato personalmente. Ti auguro un festoso e caldo Natale, pieno di canti e dolci. Magari se mi chiami quando disfano il presepe di Rute… Sempre pronta a dare una mano! Auguri!
Per lo smontaggio del presepe di Rute mi sa che c’è già la fila di volontari! 😉 Buon Natale!
Molto bello ed interessante! il Natale fatto di mercatini, neve e paesaggi nordici per me è solo un grandissimo luogo comune, c’è pieno dappertutto di questa roba, non ne posso più. Buon Natale Raffaella ciao 🙂