Nella mia estate trascorsa in Val di Fassa ho percorso tanti sentieri e sono arrivata ad altrettanti rifugi. Mi sono riempita gli occhi di panorami spettacolari, i polmoni di aria pura e la pancia di tanto buon cibo di montagna. Se mi chiedessi di scegliere tra le escursioni di montagna quella più suggestiva non avrei nessun dubbio. Direi il trekking al Lago di Antermoia e all’omonimo rifugio.
Indice dell'articolo
Dove si trova il Lago di Antermoia

Il Lago di Antermoia è una perla incastonata nel gruppo del Catinaccio. Si tratta di un lago di origine glaciale circondato da rocce di una bellezza unica tanto da essere diventato ormai un’immagine tipica quando si parla di trekking in Val di Fassa. Il lago (uno dei più alti delle Dolomiti) e il paesaggio che ne fa da contorno sono così suggestivi che la leggenda vuole che le streghe della Val di Fassa abbiano scelto proprio questo luogo per le proprie riunioni.
DOVE DORMIRE IN VAL DI FASSA? |
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La Val di Fassa per me è una valle davvero speciale perché da Moena a Canazei, da Vigo di Fassa a Pozza di Fassa, senza dimenticare Campitello, offre tantissime possibilità di alloggio. Dall’appartamento all’agriturismo, dall’hotel al maso in quota, ogni volta che devo prenotare una vacanza in zona non riesco mai a decidermi. Ecco alcune tra le mie strutture preferite: – lo Chalet Aster a Moena – il Garni Stella Alpina a Canazei – il Majon d’Aisciuda a Vigo di Fassa |
Come raggiungere il lago
Io ho raggiunto il Lago di Antermoia attraverso la Val Duron, partendo da Campitello di Fassa. Il mio è stato un percorso lineare con andata e ritorno sempre per la stessa via.
Nonostante esistano molti percorsi alternativi per raggiungere il lago, io ho scelto questo itinerario perché risulta essere il più breve e quello con meno dislivello.
Il trekking ha inizio a Campitello di Fassa. Vi è una discreta possibilità di parcheggio gratuito proprio presso la strada di Salin appena dopo la fermata dei taxi navetta che salgono al Rifugio Micheluzzi. Da qui inizia una carrareccia (a tratti piuttosto ripida) che ci permette di prendere quota e raggiungere la Val Duron in un’oretta e superando circa 400 metri di dislivello.
Come ho scritto, c’è la possibilità di evitare questa prima salita (tra l’altro poco panoramica e piuttosto trafficata) prendendo una navetta. Nel sito della Val di Fassa è possibile consultare i prezzi e gli orari delle navette.
Arrivati al Rifugio Micheluzzi si segue la strada sterrata segnalata con il segnavia n.532 che in poco più di mezzora e praticamente senza dislivello conduce prima alla Baita Lino Brach e quindi al bivio con il sentiero n. 578. Questo sentiero è proprio quello che percorriamo e che ci permette di raggiungere prima il pascolo di Ciamp de Grévena e quindi il Pas de Ciaréjoles. La prima parte del sentiero si snoda piuttosto ripida in un bosco di ontani, mentre la seconda si sviluppa in costante salita su roccia di origine vulcanica.
Dal Pas de Ciaréjoles si imbocca il sentiero n.580 che prima per un prato e quindi per un fondo ghiaioso sale al Passo di Dona. Questo è l’ultimo tratto di salita.
Dal Passo di Dona un comodo ma panoramico sentiero ci conduce al Rifugio Antermoia e quindi all’omonimo lago. Il tempo per raggiungere il lago partendo da Campitello è di circa tre ore e mezza. Si risparmia circa mezzora di cammino se si utilizza il servizio navetta e si parte dal Rifugio Micheluzzi.
Il Rifugio Antermoia

A 2496 metri, nel suggestivo Vallon d’Antermoia troviamo il Rifugio Antermoia. Si tratta di una bella costruzione dagli esterni di sasso e dagli interni recentemente rinnovati. Consiglio assolutamente una sosta gustosa a questo rifugio. Io non ho pranzato, ma ho preso solo un dolce: una deliziosa torta di cioccolato con il cirmolo che ricordo ancora distintamente!
GLI INDISPENSABILI |
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Per affrontare questa escursione nel Gruppo del Catinaccio, io non posso fare a meno di queste cose: – la Cartina Tabacco 06 che riporta tutti i sentieri delle escursioni in Val di Fassa – il libro Val Di Fassa. Sentieri nella natura. – il mio zaino da 25 litri della Salewa – le mie scarpe da trekking Tx4 La Sportiva |
Il trekking al Lago Antermoia con i bambini

Io ho intrapreso questo trekking al Lago di Antermoia con il mio bimbo di 8 mesi nello zaino porta-bimbo. Proprio per questo non me la sono sentita di scegliere altre vie probabilmente più panoramiche ma anche più impegnative e ho optato per un percorso lineare, breve e sicuro.
Il sentiero è un sentiero per escursionisti (E) in tutti i tratti del percorso. Anche la salita su ghiaia fino al Passo Dona non presenta particolari difficoltà perché la traccia è sempre ben marcata, ampia e mai troppo ripida.
La difficoltà di intraprendere questo sentiero con un bimbo nel marsupio o nello zaino porta-bimbo risiede principalmente nel dislivello da superare e nella lunghezza del percorso tenuto conto del peso aggiuntivo sulle spalle. Come sempre quando portiamo un bimbo, occorre certamente prestare particolare attenzione in discesa, soprattutto nell’ultima parte quando la stanchezza potrebbe giocare brutti scherzi.
La percorribilità di questa escursione con bimbi più grandicelli che già camminano in autonomia dipende dal loro allenamento in salita, considerato il dislivello non indifferente da affrontare.
I percorsi alternativi

Il Lago di Antermoia è raggiungibile anche da Vigo di Fassa prendendo la cabinovia e poi proseguendo a piedi e raggiungendo prima il rifugio Gardeccia (1949 metri – 45 minuti – sentiero praticamente pianeggiante), quindi i rifugi Vajolet e Preuss (2243 metri – un’ora dal rifugio Gardeccia – comodo sentiero a tornanti) ed infine il rifugio Passo Principe (2600 metri -un’ora dai rifugi Vajolet e Preuss – ampio sentiero in salita). Dal rifugio Passo Principe si sale al Passo di Antermoia (2770metri – 45 minuti – sentiero impegnativo con alcuni tratti un po’ franosi) e quindi in circa 30-45 minuti si raggiunge l’omonimo lago. Il percorso richiede circa 4 ore e prevede un dislivello di 800 metri.
Molti escursionisti raggiungono il lago seguendo questo percorso per poi ridiscendere a valle lungo il sentiero che ho scelto io e che passa per la Val Duron.
Un’alternativa per la discesa può essere anche il sentiero che dal Passo di Dona scende a Fontanazzo (Mazzin) percorrendo tutta la Val di Dona. Si tratta però di un sentiero lungo e a tratti davvero ripido.

PER APPROFONDIRE |
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Se stai programmando una vacanza in Val di Fassa, ti potrebbero essere utili anche questi articoli: – la passeggiata al rifugio Fuciade – il giro delle malghe della Val Venegia – l’escursione ad anello in Val San Nicolò – l’escursione al Rifugio Alpe di Tires attraverso la Val Duron – i Rifugi Taramelli e Vallaccia in Val Monzoni – al Rifugio Viel Dal Pan da Passo Pordoi Se ami il Trentino Alto Adige in generale, vieni a scoprire anche le mie escursioni in Val Gardena Se vai in montagna con un bambino e cerchi ispirazione, leggi le mie escursioni con passeggino o zaino-portabimbo. |
Bel servizio , grazie per i consigli e le indicazioni : ci sono appunto stato in Settembre per la val Duron . Un gran saluto a te
Grazie! Per me questa è un’escursione davvero magica!
Ho da poco riscoperto la passione per i trekking in natura e le lunghe passeggiate. Anche io come te adoro i laghi, purtroppo questa zona la conosco poco, ma mi fa piacere condividere con qualcuno questa passione per le escursioni naturalistiche.
Salvo questo interessantissimo articolo perché ho proprio voglia di ritagliarmi qualche giorno da quelle parti in estate e questo lago sembra davvero bello! 🙂
Wow ma che meraviglia questo lago!! Me lo segno subito perché per luglio del 2020 mi piacerebbe molto trascorrere un weekend lungo in Trentino Alto Adige per scoprire tutti (o almeno la maggior parte) laghi di questa meravigliosa regione. Grazie per avermelo fatto conoscere 🙂
ps: che carino Dante
Che luogo da favola! Non lo conoscevo!