Il Canyon del Cotahuasi è uno dei canyon più profondi al mondo, il più profondo del Perù. Si trova nella regione di Arequipa. Questa voragine è stata scavata dal Rio Cotahuasi tra due enormi massicci montagnosi: il Coropuna (6.425 m) e il Solimana (6.093 m). Il Canyon del Cotahuasi misura una profondità massima di 3354 metri, più del doppio di quella del celebre Grand Canyon.
Chi visita il Perù, normalmente da Arequipa programma un’escursione di uno o due giorni al più accessibile e turistico Colca Canyon. Proprio per l’altitudine e per la difficile accessibilità della zona, la regione del Canyon del Cotahuasi non si è sviluppata in senso turistico (nonostante la bellezza del contesto naturale) e ha mantenuto un’autenticità unica.
Come ho scoperto il Canyon del Cotahuasi

Ho scoperto il Canyon del Cotahuasi mentre programmavo il mio viaggio in Perù. Tra le pagine della Lonely Planet ho letto questa descrizione: “Mentre le profondità del crepaccio sono accessibili soltanto ai canoisti di grande esperienza, le altre parti della fertile vallata sono ricche di splendidi panorami e ottime opportunità per gli appassionati di trekking. All’interno del canyon si trovano anche diversi insediamenti tradizionali rurali, visitati soltanto da qualche raro viaggiatore avventuroso.”
Raro viaggiatore avventuroso, queste tre parole hanno risvegliato la mia curiosità. Oltre al già programmato trekking del Salkantay, avevo già in mente di fare ancora qualche giorno di trekking e il Canyon del Cotahuasi mi è sembrato la soluzione perfetta.
Come arrivare
Il Canyon del Cotahuasi dista circa 370 chilometri da Arequipa. L’unica strada che lo raggiunge passa per Chuquibamba. Ogni giorno ci sono tre bus di tre diverse compagnie che partono nel pomeriggio dalla stazione dei bus di Arequipa.
Il viaggio dura tra le 10 e le 12 ore. Si, proprio così: 12 ore per percorrere circa 370 chilometri. La strada dopo Chuquibamba diventa sterrata e inizia ad inerpicarsi tra le montagne fino a percorrere un passo a 4500 m di altezza. Se poi ci mettiamo il buio, il gioco è fatto e la lentezza del viaggio è spiegata.
PERCHÉ andare al Canyon del Cotahuasi?

Perchè affrontare un viaggio di 12 ore per visitare questa terra? Facile, per assaporare un Perù autentico, non ancora contaminato dal turismo e dalla frenesia della vita moderna.
Al Canyon del Cotahuasi troviamo una simbiosi unica tra uomo e territorio. L’asperità del terreno e la difficile accessibilità hanno fatto sì che gli abitanti locali si organizzassero per produrre il proprio cibo. I terrazzamenti con gli orti, i metodi tradizionali, il sapiente uso dell’acqua, le coltivazioni organiche di quinoa, menta, kiwicha, e mais rosso hanno permesso ai locali di auto sostentarsi.
Anche il paesaggio è davvero unico: dal fondo del Canyon alle cime delle montagne più alte, gli ecosistemi sono diversi e presentano le loro peculiarità.
Qui l’influenza andina è molto forte: troviamo resti di costruzioni e di sentieri Inca e pre-Inca (primi tra tutti alcuni dei terrazzamenti agricoli più antichi), c’è un forte tradizione per la tessitura e nella valle si tengono numerosi festival.
Cosa fare al Canyon del Cotahuasi

Innanzitutto chi arriva al Canyon del Cotahuasi lo fa per entrare in contatto con la realtà locale. Il paesino di Cotahuasi è il centro maggiore, da lì con un servizio di bus pubblico potrete raggiungere anche gli altri centri abitati.
Per me solo il viaggio nel bus pubblico è stata una grande esperienza: dal momento in cui la mia vicina di sedile ha realizzato che parlavo spagnolo, ha iniziato a tempestarmi di domande su chi ero e da dove venivo. Domande che mi hanno riempito di una tenerezza immensa.
Oltre a visitare i piccoli centri abitati, al Canyon di Cotahuasi è possibile fare delle brevi passeggiate per visitare le rovine Inca, andare a vedere l’imponente cascata di Sipia o rilassarsi ai bagni termali di Luicho nel paesino di Alca.
Per gli amanti dello sport, oltre al trekking, è possibili praticare kayak e rafting (in alcuni punti del fiume si raggiungono rapide di classe 5), escursioni in bicicletta o birdwatching (questa è la zona dove è possibile osservare il Condor delle Ande).
Dove dormire e dove mangiare

Non essendo sviluppata turisticamente, la zona del Canyon del Cotahuasi offre limitate possibilità di vitto e alloggio. Nel paesino di Cotahuasi c’è qualche piccola pensione che offre sistemazioni basiche con colazione continentale e acqua calda (dei lussi per gli abitanti della zona!). Mentre se si decide di fare del trekking, il campeggio è l’unica opzione. Per il cibo ci sono dei ristoranti locali che servono una cucina davvero autentica.

Come organizzare un trekking

Ci sono diverse possibilità di trekking all’interno del Canyon del Cotahuasi: trekking giornalieri oppure dei trekking di 2 o 3 giorni. Io ho scelto entrambe le opzioni: un giorno ho fatto un trekking di qualche ora per visitare alcune rovine inca partendo dal paesino di Cotahuasi, da qui sono poi passata ad un trekking in tenda di 3 giorni/2 notti. Un’esperienza unica!
Se volete visitare il Canyon del Cotahuasi potete contattare Asoturs Ecovoluntariado. Si tratta di un’associazione locale di turismo sostenibile formata da famiglie che nel Canyon del Cotahuasi ci abitano.

Non fatevi ingannare dal blog che è molto basico e scarno in informazioni. Se si contatta l’associazione via email si potranno ricevere tutte le informazioni necessarie per organizzare una visita in questo fantastico angolo dal Perù!
Stai organizzando un viaggio in Perù? Leggi anche Come muoversi in Perù: dal bus al treno, dall’aereo ai piedi, il mio viaggio zaino in spalla
Se invece vuoi lasciarti inspirare, scopri i 5 trekking all’estero che sogno di percorrere.
Ciao! Questo articolo è stata un’ispirazione! Cercavamo proprio qualcosa di simile e un trekking nella zona per 2/3 giorni come avete fatto voi sembra fare al caso nostro.. una domanda, ma il trekking era guidato con una guida dell’associazione? E la tenda/accessori da campeggio li avete affittati in loco o li avete portati da casa? Grazie!
Ciao Matteo, il trekking era guidato con una guida locale e tutto il materiale da campeggio (esclusi i sacchi a pelo) è stato messo a disposizione in loco, già incluso nel prezzo del pacchetto.
Se contatti l’associazione ti verranno inviati i diversi percorsi disponibili con i relativi prezzi.
Che meraviglia! Il Perù mi manca e mi attira molto. Anch’io cerco sempre di seguire itinerari meno battuti. Purtroppo a volte sono stata costretta a rinunciarci per mancanza di tempo. L’ideale è un viaggio lungo come il tuo!
Bellissimo Raffa! Finalmente un articolo poco “estetico” (ormai sono abituati solo a foto mozzafiato e cose che colpiscano lo sguardo in un nanosecondo). L’ho letto con molto interesse, perché il Perù mi interessa da sempre e, soprattutto, sono affascinata dalle mete fuori dai circuiti turistici. Adoro il trekking ma, in questo momento, non sono minimamente allenata. Potrei sostenere i circuiti che hai fatto tu? Hai avuto paura ogni tanto? Gran bella avventura comunque!
Grazie a te per la visita! Credo che tutto il mio blog sia “poco estetico” perché popolato da foto fatte da un’imbranata come me! Si salvano solo quelle fatte dal marito quando decide di venirmi in aiuto! 😉 Per il trekking basta un po’ di allenamento, nella zona del Cotahuasi i sentieri che io ho percorso sono facili, gli unici problemi potresti averli con l’altitudine!
Come consulente di viaggio mi sono appena iscritta al corso per diventare Perù specialist, questo tuo post mi ha fatto appassionare ancora di più a questa destinazione!
Wow, hai fatto un viaggio che per me è incredibile, io scelgo mete molto meno impegnative da raggiungere, per cui per me pure tu sei da ammirare (oltre alla coppia svizzera)!
Quando parto per un mese cerco sempre di ritagliarmi all’interno di un viaggio qualche giorno un po’ più “selvaggio”. 😉
Io e il mio ragazzo vorremmo andare in viaggio in Sud America almeno per 6 mesi… questo post è servito ad alimentare la voglia. 🙂 Piano piano leggerò tutto il tuo blog.
Io sono stata solo in Perù per un mese. Il vostro progetto è bellissimo. Durante il nostro viaggio abbiamo passato dei giorni con una coppia svizzera che era partita dal Messico e voleva arrivare alla Terra del Fuoco, non immagini quanto li abbia ammirati! 😉
Ho una voglia matta di andare in Peru da un paio di anni e, anche se non sono un’esperta di trekking come te, proverei volentieri questo canyon! Le tue foto mi hanno già fatto innamorare!
Se quelle tre parole a te hanno fatto venire voglia di partire, a me a dire il vero fanno venir voglia di non andare. Sono purtroppo una viaggiatrice poco atletica per ora e mi godo questi sentieri di trekking grazie ai tuoi meravigliosi racconti e alle te foto. Magari a furia di leggerti mi viene l’ispirazione e imparo anche io, chissa’! 🙂
Ma è meraviglioso 😍😍😍 lo dico sempre che i posti migliori sono quelli meno battuti😉 bell’articolo complimenti!
Che meravigliosa esperienza hai fatto, ti invidio. Io ho visto il Peru classico e già mi ero riempita gli occhi e il cuore. Ma questo canyon e assolutamente unico. Sai, ti capisco,anche io quando prendo le guide Lonely orami guardo di piu i trafiletti e le parole piccoline che i tragitti classici, ho scoperto che sono molto piu affascinanti.
Finora i trafiletti delle Lonely Planet o delle Rough Guide non mi hanno mai deluso! 😉
Perù uguale antiche civiltà! Un paese meraviglioso che merita essere scoperto. Mi piacerebbe abbinarlo al Brasile o al Cile. Inoltre vorrei vedere l’Oceano Pacifico, deve essere emozionante!
In verità il Perù in sé è un Paese così grande che nemmeno in un mese sono riuscita a visitare tutto quello che avrei voluto!