Vita da expat

Trasferirsi in Spagna: non fatelo se volete solo tentare la fortuna!

Trasferirsi in Spagna

Trasferirsi in Spagna è il sogno di molti italiani. Lo è stato anche il mio quando nell’aprile del 2008 ho lasciato l’Italia e sono arrivata a Malaga, nella mia prima casa andalusa.

L’idea di iniziare una nuova vita in un contesto sconosciuto per molte persone è uno stimolo, per altre una necessità. Fondamentale però è avere la consapevolezza del passo che si sta per compiere.

Perchè trasferirsi in Spagna?

Perchè trasferirsi in Spagna?
Perchè trasferirsi in Spagna?

Io mi sono trasferita a Malaga nel 2009. Ho una formazione turistica e ho sempre lavorato nel settore alberghiero. Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di avere una struttura ricettiva (un piccolo hotel o un bed&breakfast) tutta mia. Dopo aver più volte ricevuto delle porte in faccia, ho realizzato che con il mio esiguo capitale in Italia non sarebbe stato possibile realizzare questo sogno. Ho iniziato a pensare di trasferirmi all’estero.

In realtà l’idea di aprire una struttura ricettiva non è stato l’unico motivo che mi ha portata a vivere qui:  essendo una persona sempre alla ricerca di nuove sfide, mi piaceva l’idea di confrontarmi con un mondo sconosciuto e lanciarmi in un’avventura tutta nuova.

Perchè però trasferirsi in Spagna? Ho scelto questo Paese (e l’Andalusia in particolare) per una serie di motivi. Primo per il clima, per me è importante vivere in un clima caldo e l’Andalusia sicuramente non mi ha deluso. Secondariamente, per il mare: ho sempre detto di voler vivere in una città di discrete dimensioni sul mare, Malaga è perfetta. Inoltre per il costo della vita, l’Andalusia ha un costo della vita inferiore a quello di qualsiasi città del nord Italia in cui ho vissuto. Infine (concedetemi il gioco di parole) per l’affinità, la Spagna ha una cultura che per molti versi si avvicina al nostro modo di vivere.

Vivere in Spagna: fortuna o merito?

Trasferirsi in Spagna: quando la realtà è diversa dal romanzo
Trasferirsi in Spagna: quando la realtà è diversa dal romanzo

Sapete come fare per farmi arrabbiare? Bene, ditemi che sono fortunata a vivere in Spagna. Me lo sento dire con una frequenza altissima  e quindi mi arrabbio spessissimo. Non sono fortunata perché non ho vinto nulla e nessuno mi ha fatto un regalo.

Sono invece brava perché ho lasciato una vita conosciuta, ho preso i miei rischi (relativamente calcolati) e ho utilizzato le mie capacità per farmi una vita qui in Spagna. Quindi ricordatevi che per trasferirsi in Spagna non serve la fortuna, ma la capacità di fare scelte consapevoli.

Cosa fare o sapere prima di trasferirsi in Spagna

Trasferirsi in Spagna: sfatiamo alcuni luoghi comuni
Trasferirsi in Spagna: sfatiamo alcuni luoghi comuni

Ci sono poche ma fondamentali cosa da fare o da sapere prima di trasferirsi in Spagna. Se le prenderete in considerazione fin da subito, limiterete i danni da trasferimento affrettato e non ponderato.

La Spagna non è il Paese dei balocchi

La Spagna è un Paese con i suoi problemi. Si sta rimettendo in piedi dopo una pesante crisi, ha un governo debole, un’economia claudicante e un tasso di disoccupazione allarmante. Non ci sono datori di lavoro pronti ad offrire posti di lavoro su di un vassoio d’argento. Non ci sono attività commerciali che aspettano solo noi per essere rilevate e lanciate al successo. Qui c’è concorrenza, una concorrenza  a tratti spietata, sia nel mondo del lavoro dipendente che in quello della piccola impresa.

La vita in Spagna non è così economica

Parlando di costo della vita, non è facile generalizzare. Io conosco la situazione in Andalusia, dove il costo della vita intesa come spesa al supermercato, bar e ristoranti e abbigliamento è sicuramente inferiore rispetto all’Italia. Ricordatevi però che sono più bassi anche gli stipendi. Discorso a parte lo meritano gli affitti che nelle città più turistiche sono davvero alti, tanto da incidere in modo significativo sulle spese mensili.

Anche avviare un’attività in Spagna non è così economico come si crede comunemente. Diciamo che, rispetto all’Italia, i costi di un’attività in proprio sono più chiari e c’è molta meno burocrazia.

Raccogliete più informazioni possibili

Siti che si occupano di espatrio, gruppi di Facebook dedicati al vivere all’estero, portali istituzionali, amici di amici e parenti lontani. Ogni fonte è buona per raccogliere informazioni prima di trasferirsi in Spagna. L’importante però è che poi sappiate incrociare ed elaborare tutte le informazioni fino ad arrivare a farvi una vostra idea sul tema.

Programmate un sopralluogo

Non potete pensare di organizzare il vostro trasferimento all’estero comodamente seduti al computer dal salotto di casa vostra. Sarebbe auspicabile fare almeno un sopralluogo nella zona che avete individuato per vedere se l’idea che vi siete fatti corrisponde alla realtà.

Qual è il senso di questo articolo?

Trasferirsi in Spagna: evitiamo un trasloco male organizzato
Trasferirsi in Spagna: evitiamo un trasloco male organizzato

Questo articolo nasce dalla mia impossibilità di rispondere personalmente a tutti quelli che, vogliosi di trasferirsi in Spagna, mi inviano ogni giorno email. C’è chi mi chiede come si sta in Spagna, altri vogliono sapere quanto si guadagna in Spagna, alcuni mi chiedono se posso trovar loro un lavoro perché non conoscono nessuno qui o se posso trovar loro una casa perché non parlano lo spagnolo. C’è anche chi mi ha chiesto se posso cercare una scuola per la figlia o se penso che il nonno si potrà adattare a questo clima.

Ora, per quanto io possa essere contenta di rispondere ai quesiti di chi mi contatta, c’è un limite a tutto. Probabilmente questo limite l’ho raggiunto e ho deciso di creare una risposta collettiva che disincentivi i cercatori di fortuna all’estero. Per gli altri, i volenterosi e responsabili, contattatemi pure in caso di dubbi concreti. Confesso che da alcuni contatti sono nate anche delle vere e proprie amicizie. Non sono un mostro, ho solo poca pazienza!

Se volete leggere la storia del mio trasferimento in Spagna, qui trovate la mia intervista pubblicata su Expat.com.

Stai pensando di trasferirti in Spagna? Leggi il mio articolo dedicato a chi vuole tentare la fortuna in Spagna o a come uccidono la pizza in Spagna. Potrebbe esserti anche utile leggere la mia prima esperienza di vita a Malaga, come arrivare in Spagna in auto e cosa mi manca di più dell’Andalusia.

Se invece stai organizzando un viaggio in Spagna puoi leggere tutte le mie esperienze di viaggio in Andalusia o i miei consigli per visitare Madrid.

18 commenti

  1. Ciao!
    Posso chiederti dei consigli?
    Vorrei aprire una piccola attività che ha a che fare con gli animali e rientra nei servizi (non voglio scrivere di cosa si tratta nel dettaglio, ma è un servizio piuttosto nuovo e con poca concorrenza da quel che sto verificando).
    Sarei orientata su Valencia per vari motivi: volevo una città abbastanza grande ma non una metropoli, adoro il mare e mi piacerebbe o almeno spero, trovare un ambiente sociale diverso da quello da cui sto scappando (non sopporto più Milano e la chiusura delle persone).
    Ho concluso l’abilitazione per questo settore nel 2019 in Inghilterra e ora sto facendo un tirocinio specifico per nuovi imprenditori (oltre a praticare il mestiere, lo scopo è anche quello di comprendere le dinamiche per la corretta gestione di una piccola impresa).
    Nel frattempo sto effettuando delle ricerche di marketing per capire la fattibilità dell’idea ed eventuali criticità e ho in calendario un sopralluogo per quando avrò finito il tirocinio.
    Volevo chiederti, visto che se ho capito bene anche tu hai aperto una piccola impresa, il mio forte dubbio che ho sulla Spagna è, quanto sono aperti gli spagnoli alle novità rispetto agli italiani? Il fattore disoccupazione o comunque stipendi bassi, può incidere secondo te sul successo o meno di un’impresa nuova nel settore servizi?
    Ho già potuto verificare che in paesi economicamente più “stabili” la mia idea di business prende piede molto bene, ma io ho scelto la Spagna perchè cerco un cambiamento più generale, vorrei fare il lavoro che amo ma vorrei anche farlo in un contesto socio culturale che mi faccia stare bene (ho vissuto due anni tra Irlanda e UK e ad un certo punto nonostante il lavoro andasse bene, mi sentivo spesso sola. I nord europei sono un po’ degli introversi patologici)
    Tu ti sei sentita bene accolta quando sei arrivata? sei riuscita ad integrarti bene
    Grazie se mi risponderai, e se noti nella mia pianificazione qualche lacuna oppure hai qualche consiglio prezioso per me, è tutto bene accetto!
    Se invece rientro tra i rompiscatole a cui non hai voglia di rispondere, non importa, ci ho provato ugualmente 🙂

    Valentina

  2. Complimenti per il coraggio che io non ho avuto per trasferirmi in Spagna. Dire le cose “pane al pane” è sempre la cosa migliore e apprezzo tanto la tua onestà. C’è però da dire che,al netto dei tanti problemi economici, la Spagna resta un posto in cui si vive mediamente molto bene.

    1. Certamente qui si vive bene, altrimenti non ci sarei rimasta per oltre 10 anni. Come ogni luogo, la percezione è molto personale e dipende molto anche dalla zona dove vivi. Questo articolo l’ho scritto d’impeto dopo essermi scontrata con l’ennesima visione distorta della realtà. Ci sono nostri connazionali che lasciano tutto e con famiglia al seguito arrivano qui e si rendono conto che “non è poi questo paradiso”. Io dico…ma pensarci bene prima no?!?

  3. Molto bello il tuo post! una domanda: quanti canarini si possono portare in Spagna in caso di trasferimento? c’è un numero massimo? Grazie

    1. Non ne ho idea, dovresti dare un’occhiata alle norme doganali dell’Unione Europea relativamente agli animali domestici

  4. Ho diversi amici che hanno fatto il grande passo e hanno deciso di andare a vivere all’estero: a seconda dell’eta’ e del progetto che si ha in testa si puo’ vivere a mio parere un’esperienza positiva. Di sicuro No Alpitour ahiahi inteso come dilettanti allo sbaraglio non puo’ portare a nulla di buono.

  5. Illuminante, visto che quando ho finito l’università, nel lontano 2004, avevo programmato di trasferirmi proprio qui. Poi la vita è andata diversamente. Ora però in Spagna ci sono i miei e la tentazione sta tornando ad essere forte, come il richiamo delle sirene…

  6. Leggendo il tuo post mi sono ritrovata al 100%: ho sempre voluto mollar tutto e partire per la Germania (ci ho vissuto anche grazie ad Erasmus & altro) per via della mia attuale insoddisfazione professionale. E quello che hai scritto è quello che mi hanno detto e ridetto tutti quanti: ci vuole un programma, una meta, un pò di soldi da parte … e anche la conoscenza della lingua & cultura. Senza, non si va da nessuna parte!

  7. Trovo questo post chiaro, esaustivo, onesto. Conosco persone che si sono spostate, anche in Spagna, solo spinte dalla voglia di fuga e poi sono tornate indietro. Oppure altre che vivono veramente di stenti nel posto in cui sono andate perché hanno dato troppe cose per scontate prima di partire.
    Dicevo anche ieri che, se che dovessi trasferirmi all’estero, probabilmente andrei proprio in Spagna ma sto così bene nel mio Salento che lascio questa meta per i prossimi viaggi. 🙂

    1. Grazie Sara per la tua testimonianza! Ebbene sì, senza un piano ben preciso la sola voglia di fuga non ci garantisce il successo. Non immagini quanti italiani ho visto arrivare qui, nel piccolo paesino dove abito, iniziare un’attività senza averne mezza idea (per esempio aprendo a novembre, quando la stagione è agli sgoccioli e chiudendo ad aprile perché rimasti senza soldi proprio all’inizio della stagione vera!) e poi fallire miseramente dicendo “Ah, la Spagna è uguale all’Italia”. Ma in questi casi mi sa che i problemi non possiamo imputarli né alla Spagna né all’Italia, ma solo a noi stessi.

  8. Una mia amica è partita l’anno scorso per Fuerteventura, in maniera abbastanza improvvisata, pensando di trovare là quello che non aveva trovato in Italia. E si è ritrovata a cambiare tipo quattro lavori in nove mesi, e altrettante case, ritrovandosi in certi momenti senza sapere dove sbattere la testa. Quindi chi pensa di fare fortuna in Spagna o altrove dovrebbe prima di partire, seguire i tuoi consigli.
    Buona serata 😘

    1. Ahimè, ho dato voce ad un fenomeno che sembra essere più frequente di quanto si pensi: lasciare tutto, senza un programma e andare a cercare la fortuna!

  9. Hai fatto bene a scrivere un post di questo tipo, le persone tendono a scegliere di fare certi passi con una facilità e superficialità allarmanti!

    1. Era un post che occupava già da un po’ la lista delle bozze. Non ero sicura di pubblicarlo perché non volevo dare l’idea di essere quella che giudica gli altri. Poi sono capitata in mezzo ad una discussione in un gruppo su Facebook e mi sono resa conto di come ci sia un’idea distorta sul trasferirsi all’estero. Soprattutto quando sono coinvolte intere famiglie con bimbi piccoli.

  10. Come ti capisco.. di me hanno in genere l’idea che faccio la «vida loca» ogni sera giusto perché vivo a Barcelona..invece, sai meglio di me, che vida loca ben poca se si lavora e se si vuole arrivare a fine mese..in più Barcelona è una città cara..come te non mi reputo «fortunata» come molti dicono ma bensì ambiziosa e curiosa di vedere nuove realtà.. come te dal 2009 qui in Spagna!!

    1. Mi fa piacere avere il tuo riscontro da Barcelona, una delle classiche “mete da espatrio” per noi italiani.

  11. brava, hai sfatato i miti della facilità di vivere in Spagna. Molti miei amici hanno tentato,sperando nella fortuna, ma non è così facile e immediato

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