Quando parliamo di tour dell’Andalusia, citiamo sempre Siviglia, Granada, Cordoba, Cadice e Malaga. Non parliamo mai di Almeria, Huelva o di cosa vedere a Jaén.
Eppure anche queste provincie, considerate un po’ le sorelle minori, offrono dei diversi e validi motivi per visitarle.
Dopo quasi nove anni di vita in Andalusia, lo confesso, non sapevo cosa vedere a Jaén e provincia, quindi ho deciso di rimediare visto che molti dei miei clienti vengono da quelle parti e me ne parlano sempre bene. Ho organizzato così un week end e sono andata a visitare questo angolo di Andalusia. Ahimè ho scelto uno dei week end più freddi dell’anno! Ho subito imparato che anche in Andalusia, quella lontana dal mare, può fare davvero freddo.
Indice dell'articolo
La provincia di Jaén
Jaén si trova quindi nella parte settentrionale dell’Andalusia, confina a sud con la provincie di Granada e Cordoba e a nord con la regione di Castiglia-La Mancia (quella dei mulini a vento per intenderci!).

La prima cosa che vi colpirà se raggiungerete Jaén in macchina sarà il paesaggio: intere colline coperte da ulivi, ulivi di tutte le forme e dimensioni che si perdono a vista d’occhio. Non per nulla questa provincia produce circa il 20% della produzione mondiale di olio d’oliva.

Questa provincia però è conosciuta anche per alcune bellezze artistiche. Nell’elenco di cosa vedere a Jaén e dintorni non possono mancare la Catterdrale di Jaén, i borghi rinascimentali di Úbeda e Baeza e i tantissimi castelli più o meno conservati che punteggiano l’intero territorio, primo tra tutti quello di Baños de la Encina.
Ultimo, ma non meno importante, motivo di fama per Jaén è la sua cucina: complice un olio di oliva buonissimo e dei prodotti agricoli locali, la cucina di questa terra è rinomata per la sua bontà.
GLI INDISPENSABILI |
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Ecco cosa non dovrebbe mai mancare nel bagaglio per una vacanza in Andalusia: – la guida della Lonely Planet dell’Andalusia – una crema solare protezione 50 – una borraccia termica da viaggio – un cappello che ti ripari dal sole cocente – un paio di sandali da trekking |
Cosa vedere a Jaén

La città di Jaén è il capoluogo di questa provincia, nonché la capitale mondiale dell’olio d’oliva. Si tratta di una cittadina di circa 115.000 abitanti le cui attività principali sono l’agricoltura, il settore agroalimentare e il turismo rurale. Anche se meno interessante di altre città andaluse, vediamo cosa vedere a Jaén a partire da una breve passeggiata in centro.
Qui potrete visitare la famosa ed imponente Cattedrale di Jaén o Cattedrale dell’Assunzione: nata sui resti di una moschea come una chiesa gotica, venne ricostruita seguendo i canoni rinascimentali e terminata con una facciata barocca. Al suo interno mi sono piaciuti molto due particolari: il coro ligneo e la possibilità di salire delle scale lungo un pilastro fino a raggiungere un camminamento superiore che permette di osservare la chiesa dall’alto.

A breve distanza in auto dal centro, è possibile raggiungere il Castillo di Santa Catalina, che sorge su di un colle in posizione dominante rispetto la città. In realtà il Castillo è per gran parte occupato dal Parador de Turismo (un hotel che fa parte del gruppo dei Paradores, una catena di hotel statali che sorgono in posizioni suggestive). Tuttavia rimane possibile visitare il nucleo originale del Castillo e percorrerne la cinta muraria. Sempre sulla sommità di questo colle, a breve distanza dal Castillo, sorge un mirador con un’imponente croce bianca dal quale è possibile avere una vista privilegiata dalla città.
Úbeda e Baeza
Se Jaén non brilla particolarmente per le sue bellezze artistiche, Úbeda e Baeza sono dei veri gioielli del rinascimento spagnolo. Non lo dico solo io, le due cittadini sono infatti state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Sono talmente belle che mi hanno lasciato a bocca aperta. Lo stato di conservazione dei loro centri storici è di un livello tale che passeggiandoci di notte ti chiedi in quale secolo sei.

Non esagero: Úbeda e Baeza dovrebbero rientrare di diritto in tutti i tour dell’Andalusia. Purtroppo però la posizione defilata che occupano le penalizza entrambe: si trovano infatti a una cinquantina di chilometri a est di Jaén e tra loro distano meno di una decina di chilometri.
Detto questo, mi rimprovero davvero per aver aspettato tutti questi anni prima di andarle a visitare. Úbeda è un po’ più grande di Baeza, ma entrambe presentano un centro storico monumentale che le caratterizza per essere le uniche due città spagnole a mantenere caratteri puri rinascimentali nelle loro architetture. La cosa che più mi ha stupito è vedere come attorno alle piazze principali non ci siano negozi o attività che disturbino la continuità degli edifici di pietra. E’ una cosa davvero difficile da spiegare, perché anche noi in Italia (pur essendo degli specialisti del patrimonio storico) non siamo abituati ad una tale armonizzazione nelle facciate e nelle insegne dei centri storici.

Ma vediamo nel dettaglio cosa visitare città per città. Premetto che ho passato una notte in ciascuna di queste due cittadine. Ho scelto due hotel nel centro e la parte del viaggio che mi è piaciuta di più è stata proprio il momento del dopocena quando per rientrare in hotel ho passeggiato (perdendomi pure) tra i vicoli e le stradine fiocamente illuminate, fantasticando sulla vita in epoche lontane.
Cosa a vedere a Úbeda

Il nucleo del centro storico di Úbeda si distribuisce tra la Plaza Vazquez de Molina e la Plaza del Ayuntamiento. Qui è possibile visitare i principali monumenti della città:
- la Sagra Capilla del Salvador, una ricchissima cappella privata rinascimentale del 1500. Probabilmente l’elemento artistico di maggiore richiamo per questa cittadina

Oltre ai monumenti, merita davvero fare una passeggiata fino al quartiere San Milan per vedere gli artigiani nella loro alfareria che fabbricano le tradizionali ceramiche di Úbeda rivestite di smalto verde.

Cosa vedere a Baeza

Baeza è un po’ più piccolina rispetto a Úbeda, ma vanta un centro storico ugualmente bello e ottimamente preservato. La visita può iniziare dalla centralissima Plaza Santa Maria che ospita una pregevole fontana. Da non perdere:
- la Cattedrale della città, nucleo rinascimentale del centro abitato
- il Palacio de Jabalquinto, un edificio dalla facciata magnificamente scolpita che ospita l’Universidad Internacional de Andalucía. Di mattina è sempre possibile entrare per dare un’occhiata al cortile interno.
- la Piazza del Popolo con l’edificio dell’antico macello, ora sede del tribunale, offre un bello scorcio della città
- l’Antica Università, dove è possibile entrare e visitare il cortile interno sul quale si apre l’aula dedicata ad Antonio Machado.
- la Muralla antica, dalla quale è possibile avere una vista privilegiata dei dintorni
DOVE DORMIRE |
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Penso che cercare dove dormire in Andalusia sia un’attività molto divertente perché questa regione spagnola offre davvero un numero vastissimo di strutture turistiche a prezzi ragionevoli. Ecco allora una selezione di strutture ricettive che offrono un ottimo rapporto tra qualità e prezzo: – Debambù Atarazanas, appartamenti nuovissimi nel centro di Malaga – BiBo Suites San Agustín, appartamenti molto curati nel centro di Granada – Patio del Posadero, boutique hotel nel centro di Cordoba – Lukanda Arenal, piccolo affittacamere molto curato nel centro di Siviglia – El Tesorillo II, curato hotel con piscina appena fuori Arcos de la Frontera – Alavera de los Baños, affittacamere con piscina e colazione inclusa nel prezzo a Ronda |
Baños de la Encina

A conclusione del mio weekend nell’Andalusia rurale, aggiungerei un’altra località a cosa vedere a Jaén: Baños de la Encina e il suo suggestivo castello. Questa località è situata in una posizione strategica: una cinquantina di chilometri a nord di Jaén, a breve distanza dal passo Despeñaperros (passaggio obbligato tra le regioni dell’Andalusia e la Castilla La Mancha), arroccata su un colle dal quale domina tutta la zona. Ecco perché qui nel X secolo si è costruito questo castello che oggi può vantarsi di essere uno dei castelli di epoca araba meglio conservati. Una deviazione per visitare Baños de la Encina secondo me è davvero interessante. Per il castello in sé, ma soprattutto per il panorama che potrete godere dalle sue mura.
Siamo ancora in Andalusia, ma già si respira l’aria della Spagna più continentale.
Ciao Raffaella, come al solito un ottimo articolo! Jaen è una delle poche località che non abbiamo visitato in Andalusia. Grazie per i consigli!
Non conosco assolutamente questa parte dell’Andalusia! Ho in programma di tornarci, prenderò spunto dai tuoi post!
L andalusia è tutta bella, io ho vissuto a granada 2mesi, per amore! Ho visto cordoba, siviglia e me ne sono innamorata!
Io ho mia nonna che mi parla sempre benissimo di questi posti, c’è stata almeno 30 anni fa in camper, ma ha una memoria di ferro! E di tanti posti che ha visto, dell’Andalusia è proprio innamorata!
Bellissima! L’ Andalusia mi ispira proprio tanto, sicuramente anche le città meno note come queste meritano 😍
Sono convinta che molti italiani non conoscano per nulla la Spagna, se non le località di cui si parla di più. Io, per esempio, amo l’Extremadura che è davvero una regione poco frequentata. Sono stata tantissimi anni fa in questi pezzi di Andalucia che racconti. Dici che sia ora di tornare?
Assolutamente si! Adoro l’Extremadura. Appena avrò un po’ di tempo voglio approfondire la mia conoscenza della Castilla La Mancha.
Nooo me la sono persa durante il viaggio in Andalusia! Toccherà tornarci 😉
Ma che bella Jaén , mi sono innamorata del panorama visto dal castello!.
Sono città non così famose come altre in Andalusia ma riservano dei piccoli tesori da scoprire. Io ho adorato Cordoba e Siviglia e partirei subito per quelle zone. Spesso viaggio da sola e senza auto perciò dovrei informarmi se sia possibile raggiungerle comodamente coi mezzi e in quel caso credo che allungherei i tempi di soggiorno.
Con Alsa (la compagnia di bus spagnola) arrivi in tutte queste località.
Mai stata in Andalusia, valutata come meta tante volte ma mai messa in pratica. Ti dirò che quando ci fantasticavo mi figuravo come dici tu le città ” principali” o comunque più conosciute. E’ un’interessante sorpresa scoprire queste perle nascoste di cui ci parli. Chissà che quest’anno non sia la volta buona che seguo le tue orme!
Ci credi che non sono mai stata in Andalusia? Non so perché quando organizzo un on the road la Spagna non mi venga mai in mente. Sicuramente quando la visiterò andrò anche Ubeda e Baeza, mi piacciono tanto le cittadine lontane dalle rotte turistiche e piene di cose da scoprire
L’Andalusia è perfetta per l’on the road anche in inverno, te la consiglio! Con pochi turisti in giro è perfetta
spettacolare =)
Un piccolo viaggio davvero interessante. E poi sono stata sorpresa di venire a conoscenza con la capitale mondiale dell’olio d’oliva dato che in Salento ci consideriamo grandi produttori di olio d’oliva. 🙂
In Salento mi sa che puntate più sulla qualità 😉
Quante cose interessanti che si possono vedere in questa regione! Proprio non la conoscevo! Una bella scoperta
Che bel giro che hai fatto! In Andalusia sono stata quando avevo 15 anni, e me la ricordo sempre con stupore. Purtroppo abbiamo avuto poco tempo e quindi abbiamo fatto un giro lungo ma potendo stare poco tempo ad ammirare le sue bellezze. Il tuo racconto stupendo sarà spunto per un prossimo giro!
Leggo sempre molto volentieri i tuoi racconti sull’Andalucia.Ho Malaga nel cuore e ci torno quando posso, ammetto però che dovrei aprire un po’ le mie prospettive e visitare anche l’Andalusia che ancora non conosco!
Molto interessante! Ho vissuto a Siviglia per un po’, ma lavorando avevo poco tempo a disposizione e non ho potuto esplorare bene la regione, a parte (por supuesto) Granada e Cordoba. Mi hai davvero incuriosita! ^_^
Figurati se non ti capisco, io ho aspettato 8 anni per andarci! ….e ne sono rimasta davvero affascinata 😉
Quanto mi manca l’Andalusia <3 Devo tornare al più presto!