Questo post parla di disabilità. Esulo un po’ dal tema del viaggio che è l’anima di questo blog. Ma lo faccio perché anche io a modo mio voglio contribuire a diffondere un messaggio positivo circa la disabilità.
La giornata mondiale dei difetti congeniti
Il 3 marzo è la giornata mondiale dei difetti congeniti, il Word Birth Defects Day (#WorldBDDay).
L’obiettivo dell’evento è quello di aumentare le conoscenze e la sensibilizzazione sui difetti congeniti, sostenerne un maggior monitoraggio per una ricerca volta a individuare le cause e a migliorare la prevenzione.
Ma soprattutto la giornata vuole promuovere l’assistenza per aiutare i bambini e gli adulti affetti dai difetti congeniti a migliorare la propria qualità di vita e la partecipazione sociale.
La mia disabilità

Ecco, anch’io sono nata con un difetto congenito, senza il braccio e la gamba destri. Ho sempre indossato delle protesi che mi hanno permesso di affrontare le sfide della vita. Vi posso garantire che questo non ha mai ostacolato i miei progetti né mi ha mai fatto sentire inferiore. Anzi probabilmente questa difficoltà iniziale mi ha spronato ad ottenere quanto più posso dalla vita e il mio blog e le mie foto su Instagram parlano per me.
Con il tempo ho realizzato che ci sono persone “normali” con una testa, due braccia e due gambe che non ci provano nemmeno a vivere attivamente la loro vita ma si lasciano semplicemente trasportare dagli eventi, dalla routine e cadono di fronte alla più piccola difficoltà. Mentre le persone messe alla prova da problemi fisici(ma non solo)riescono davvero ad apprezzare il senso delle cose belle.
Questo è il video realizzato per il progetto What if your baby:
io mi domando sempre COSA E’ VERAMENTE NORMALE E COSA è VERAMENTE GIUSTO? chi dice cosa e chi è per farlo? ognuno di noi è normale a modo suo perchè diciamocelo su c’è chi è senza un braccio e chi con tre mila smagliature. Chi ha problemi di dimagrire e chi fa fatica a mettere peso. e quelle allora come le definiamo? malattie? certo ma alla fine siamo tutti NON NORMALI quindi…w la disailità!
Come darti torto. Parole sante! In effetti se mi guardo e penso alla mia vita da vagabonda fino a qui, beh di “non normalità” ne vedo a bizzeffe….e non mi riferisco alle mie protesi! 😉
Lo scopro solo adesso. E lo scopro perché ho letto il titolo sulla disabilità e mi ci sono fiondata subito. E sai perché? Perché mi sono laureata con una tesi sulla rappresentazione della disabilità nel cinema americano. Con la mia tesi, volevo dimostrare che spesso (non sempre) il cinema rappresenta le persone con disabilità come più deboli e bisognose. Poi ci sono film che invece sovvertono quest’idea limitante, sottolineando il fatto che a farla da padrona è la testa. O il cuore, dir si voglia. E se tu non ne avessi mai scritto, io non me ne sarei mai accorta. Non credere che ti faccia un complimento gratuito se ti dico che per me sei una grande viaggiatrice. Non una wanderlust-cosa. Una viaggiatrice d.o.c. 😉
Ecco. Leggendo il tuo commento mi sono emozionata. Non ci pensavo più a questo articolo e a volte mi scordo proprio di avere una disabilità. Sono sempre più convinta che tutto nasca dalla testa o come dici bene tu da cuore. La tua tesi sembra davvero interessante, non è che la trovo online?!? 😉 Accetto il tuo complimento e lo custodisco per i momenti no. Grazie mille!
Non è online ma sto pensando di metterla… Se vuoi, ti dico i film analizzati: Freaks, Tornando a Casa, Il Discorso del Re, Frida, Anna dei Miracoli e Ray. Inoltre trovi un mio intervento nel libro Altri Sguardi. Modi Diversi di Narrare le Disabilità, di Fabio Bocci. Ho intenzione di riprendere in mano i miei studi, anche perché una parte della tesi è stata preparata a Berkeley, dove mi hanno davvero aperto gli occhi su disabilità e pregiudizio. Fidati Raffaella: complimento sincero ☺️
Domani ho un giorno libero, sono tranquilla e voglio proprio leggere il tuo intervento. Mi sono segnata anche i film. Che esperienza interessante devi aver fatto!
Interessantissima! L’intervento è nel libro ma forse online leggi l’abstract :/ Pensa che dopo anni devo prenderne anche io una copia. Gulp!
E’ proprio vero quello che dici che le persone “normali” cedono alla minima difficoltà e considerano scontata la quotidianità, me compresa…che per esempio in quei giorni vorrei fare qualunque cosa tipo nuoto/paracadute/scalare l’Everest semplicemente e solo perchè non posso farlo! Sei un grosso esempio per tutti! *_*
Non sapevo del #WorldBDDay!
PS: anche i difetti (congeniti e non) sono relativi 😉
Ora mi fai arrossire 😉 comunque anch’io ho di quei giorni in cui vorrei fare di tutto e invece me ne sto sul divano….l’importante è riconoscerli e rendersi conto che sono frutto di una decisione ben precisa (oggi relax!) e non per esempio di noia o apatia. Comunque credo che chiunque abbia una passione per i viaggi (e ancora di più chi scrive un blog di viaggi) non corra il rischio di entrare nella categoria delle persone apatiche che si lasciano trasportare dalla vita 😉