Il Circuito dell’Annapurna è stato il mio primo trekking in Nepal. Tra tutti i viaggi che ho fatto, questo è quello che ricorderò per svariati motivi: mi ha fatto varcare per la prima volta i confini europei, ha ampliato i miei orizzonti, mi ha dato fiducia in me stessa e mi ha insegnato a misurarmi con i miei limiti. Ma partiamo con ordine.
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L’idea del trekking in Nepal

La mia passione per la montagna mi ha portato, forse anche un po’ inconsapevolmente, a prendere parte ad un trekking in Nepal. Con un gruppo di 8 corregionali ho affrontato l’Annapurna Circuit.
Premessa: non mi considero una sportiva, vado in montagna saltuariamente per escursioni giornaliere, sono portatrice dalla nascita di protesi alla gamba e alla mano.
Quindi in quest’avventura abbiamo una persona quasi normale alle prese con uno dei più lunghi e famosi trekking in Nepal. 16 giorni di cammino, quasi 200 chilometri percorsi e un dislivello totale di diverse migliaia di metri.

Come funziona l’Annapurna Circuit

Praticamente il trekking si svolge interamente su un territorio non percorso da strade. Quindi dal punto in cui vieni lasciato (Besisahr) al punto in cui finisce (Nayapool) l’unico mezzo di trasporto sono le tue gambe o quelle di qualche animale. Nel mio caso, mi sono ammalata e vista la difficoltà a camminare ho utilizzato un cavallo per tre giorni in modo da consentire al mio corpo di recuperare.
I bagagli sono divisi tra lo zaino di 35 litri che contiene gli oggetti necessari lungo il cammino e che ti devi portare tu sulle spalle e la borsa con il resto delle cose che viene affidata ai portatori. Si dorme nei lodge lungo il percorso. Alloggi più o meno accoglienti, più o meno organizzati a seconda della zona. Si mangia la sera negli stessi lodge dove si dorme e a pranzo in lodge di passaggio.

Il percorso dell’Annapurna Circuit

Il percorso lascia senza parole per la bellezza e la varietà che lo contraddistinguono. Si parte dalle verdi valli punteggiate di risaie. Si prosegue con un paesaggio tipicamente alpino che lascia intravedere alcune delle cime più famose dell’Himalaya per arrivare alla foresta tropicale.
Nel mezzo c’è l’attraversamento del Thorong La a 5416 metri, uno dei più alti passi di trekking al mondo. Questo offre un’esperienza unica ed indimenticabile ma richiede anche il dovuto acclimatamento visto il tanto temuto rischio di mal di montagna.

Prima e dopo il trekking abbiamo speso qualche giorno a Kathmandu, una capitale davvero complicata, rumorosa e disordinata. Questa città è un ottimo punto di partenza per interessanti escursioni giornaliere a Patan e Bhaktapur , due gioielli dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità e ahimè terribilmente danneggiati dal terremoto nel 2015.

Se sei alla ricerca di maggiori informazioni sul trekking in Nepal, leggi i miei consigli per affrontare al meglio il Circuito dell’Annapurna. Se invece vuoi lasciarti inspirare, scopri i 5 trekking all’estero che sogno di percorrere.
Per organizzare il mio viaggio in Nepal, ho utilizzato due guide: la guida della Lonely Planet in italiano sul Nepal e la guida della Lonely Planet in inglese specializzata nel trekking sull’Himalaya. Se vuoi farti un’idea del percorso e dei prezzi, puoi vedere il pacchetto dell’Annapurna Circuit proposto da Get Your Guide.
Il mio meraviglioso Nepal, una delle destinazioni che preferisco. Le montagne dell’Annapurna le ho viste durante il mio soggiorno a Pokhara e sono bellissime. Quanto a fare trekking, non ci penso proprio!
ma veramente hai camminato per 16 giorni? Ecco, questo è uno dei viaggi che sogno di fare, ma più passa il tempo più divento vecchia e con l’età anche le scuse aumentano. Che invidia, vorrei trovare le forze per mettermi uno zaino e fare questo cammino, prima che diventi così turistico da toglierne la bellezza. Intanto viaggio con i tuoi racconti… Grazie come sempre Raffy per gli splendidi scritti
Grazie a te per i tuoi commenti! Il Nepal in realtà offre percorsi di trekking per tutti i gusti. Comunque da quel che vedo seguendo il tuo blog mi sembra che tu abbia davvero le carte in regola per affrontare questa avventura!
Bellissimo! l’anno scorso sono stata in Nepal, ho fatto solo Kathmandu e poi mi sono spostata in Tibet. Ho conosciuto altri italiani proprio lì in Nepal che invece partivano per l’Annapurna.. vorrei davvero riuscire a programmare anch’io un viaggio simile !
Davvero molto bella l’idea del trekking! Complimenti per l’impegno, io amo la montagna ma ho poco fiato e non sono molto allenata! Però un’esperienza così la farei, dev’essere stato bellissimo!
Deve essere stata un’emozione unica! Anche io mi sono appassionando al trekking!
Il trekking che sia di un giorno o di un mese ha il potere di rimettermi in pace con il mondo!!!
[…] di viaggio standard. In questo caso opto per prodotti più specifici. Nel mio viaggio in Nepal, il più emblematico in questo senso, in quanto ho fatto un trekking di 15 giorni attorno […]
[…] e Laos a novembre del 2012. Era la seconda volta che arrivavo nel continente asiatico dopo il Nepal nel 2006, dove però non ero sola ma ho partecipato ad un trekking di gruppo […]
È uno dei miei sogni!!!🌼….se riesco a postare…complimenti!!!!
Grazie! Se vuoi andarci fallo al più presto, le cose stanno cambiando rapidamente, stanno costruendo nuove strade e si rischia di perdere il fascino del viaggio a piedi 😉
:-(((((lo spero!